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25 aprile nel segno della tolleranza e dell’accoglienza

Scolari e studenti protagonisti in piazza S.Magno - Per la prima volta, evento anche alla cappella dei caduti nella seconda guerra mondiale...

Il giorno dedicato alla Liberazione è diventato sempre più un inno all'accoglienza e alla tolleranza. E piace segnalarlo, a Legnano, il rilievo principale di questa trasformazione passa attraverso i discorsi non tanto dalle principali autorità locali, ma piuttosto dai tre studenti, Lorenzo Soldi e Daniele Tudisco del Bernocchi e Diletta Vignati universitaria alla Cattolica, intervenuti in piazza S.Magno con interventi chiaramente indirizzati a una nuova forma di lotta, di impegno, di sacrificio per gli altri, per chi arriva da lontano e cerca a casa nostra il luogo dove vivere con la speranza di un futuro migliore.

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25 aprile 2016: piazza S.Magno 4 di 32

In piazza S.Magno, almeno 500 persone, sollecitate alla presenza soprattutto dal coro di quasi 200 scolari delle Primarie legnanesi che hanno cantato l'inno nazionale. Un evento che ha ispirato il sindaco Alberto Centinaio ad aprire il suo discorso (cliccare sulla immagine accanto per il video completo) proprio dal "piacere di esprimere un sentimento che sale spontaneo nel vedere tanti ragazzi che, cantando l'inno, ricordano per primi il sacrificio di tanti nostri eroi. Colgo una misteriosa unità spirituale in questo momento. Io ci credo". Per l'intervento testuale, cliccare qui

"La Resistenza contro la dittatura fascista e contro l’occupante nazista fu resa possibile dalle grandi forze popolari che seppero trovare la loro unità e seppero coinvolgere tanti italiani – ha commentato invece Luigi Botta, presidente Anpi (qui il suo discorso integrale) -. Uomini e donne di diverso credo politico e religioso, di tutte le classi sociali, dalle diverse professioni. Molti religiosi e sacerdoti dei vari Ordini".

Dal centro si è poi snodato il corteo verso il cimitero monumentale. Nel campo in cui riposano tanti partigiani, il decano di Legnano, don Fabio Viscardi (cliccare sula immagine per il suo intervento), ha ricordato  il dovere di "attribuire giusto onore a queste persone che hanno vissuto una carità coraggiosa, una carità non tanto frutto di voglia di vendetta ma di attitudine a una disciplina interiore, di investimento sul futuro non tanto mio personale ma della società, di chi sa darsi una statura da adulto".

Novità del cerimoniale, un momento dedicato al sacello in cui riposano i resti di soldati dell'Esercito Italiano deceduti nel corso del 2° conflitto Mondiale, così motivato da Antonio Cortese presidente dell'Associarma: "Questo cerimoniale innovativo ha avuto immediatamente un positivo riscontro presso le Autorità preposte. E' bene ricordare che proprio i primi militari italiani resistenti furono trucidati barbaramente nell'isola greca di Cefalonia, dopo aspri combattimenti con le truppe germaniche, dopo il rifiuto a consegnare le armi ed arrendersi"

"Più volte – ha ricordato sempre Cortese – è stato detto che le nostre Forze Armate hanno quindi rappresentato certamente uno degli elementi fondanti per costruire il processo unitario, con migliaia di giovani vite perdute, insieme alla forze combattenti partigiane dopo l'8 settembre del 1943. La ricorrenza di oggi deve dunque rappresentare soprattutto un momento per riflettere sul significato dell’essere uniti e di sentirsi parte di una stessa Nazione".

Ricordiamo che l'Associarma è presente in città con 14 Sezioni ed annovera Bersaglieri, Carabinieri,Ufficiali in congedo, Fanti, Carristi, Granatieri di Sardegna, Polizia di Stato, Frecce Tricolori, Paracadutisti,Alpini, Mutilati ed Invalidi di Guerra, Nastro Verde, Artiglieri e Marinai.

Per le immagini del corteo e l'evento al cimitero, clicca qui


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La galleria fotografica della manifestazione in centro è a cura di Luigi Frigo

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Aprile 2016
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