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“Codice Rosa” contro la violenza: in 7 mesi aiutate 41 donne

Ideato dai Lions Club San Vittore, il progetto è sostenuto dall'azienda ospedaliera di Legnano...

(g.somazzi) – Piace e funziona il "Codice Rosa", progetto contro la violenza sulle donne che prevede la presenza di una psicologa al pronto soccorso: in soli 7 mesi di attività, ben 41 le donne maltrattate che sono state aiutate.

Ad accoglierle e ad ascoltarle la psicologa Chiara Granelli, presente al triage del pronto soccorso: nei primi 5 mesi all'ospedale di Legnano 30 le donne che si sono fatte avanti, 11 quelle all'ospedale di Magenta in questi ultimi due mesi.

Prtomosso dal Lions San Vittore Olona del presidente Carmen Colombo Galli, il "Codice Rosa", è stato subito supportato dal direttore generale dell'azienda ospedaliera di Legnano Carla Dotti, altra figura importante è quella della psicologa Lorena Vergani del nosocomio cittadino. La borsa di studio che favorisce il progetto durerà fino al 30 aprile.

"La maggior parte delle donne che si sono rivolte – ha spiegato Granelli durante la serata Lions a San Vittore Olona – per la maggior parte erano italiane. Nessuna aggressione è avvenuta per mano di sconosciuti bensì da compagni, fratelli, figli. Hanno subìto pugni, percosse, lancio d'oggetti. E poi c'è quella violenza piscologica che non si nota subito".

Come ricordato dalla psicologa, la fascia d'età delle donne seguite parte dai 28 e arriva ai 48 anni, senza differenze di livello sociale.

Arrivate in pronto soccorso, le donne, se vogliono, possono confidarsi con la dr.ssa Granelli: «Il 50% ha dichiarato di essere vittime di violenza, l'altro 50% si è giustificata dicendo di essere caduta ma dopo un colloquio ha ammesso la violenza – ha ricordato la psicologa -. Sono io ad accompagnarle dagli specialisti e cerchiamo di seguirle dopo la dimissione con i vari servizi territoriali per farle tornare a una vita normale».

Profondo l'impegno dall'azienda ospedaliera di Legnano: «Il Codice Rosa è stato presentato a settembre 2013 con due madrine d'eccezione: Carmen Colombo Galli e Carla Dotti – ha ricodato Lorena Vergani –. Piano, piano è cresciuto, Dotti ne ha tenuto le redini, Galli si è spesa molto. Importantissimo aver provveduto alla formazione del personale che, con Granelli, ha iniziato percorsi di assistenza alle vittime di violenza. Il Codice Rosa sta dando i suoi frutti: si è costituita una rete importante, a volte fatta di passaparola. Il messaggio che vogliamo lanciare è quello di andare oltre l'incredulità e lo sgomento iniziale per capire a fondo la problematica e reagire nel modo corretto. Con piccoli cambiamenti socio-culturali si può incidere molto sul problema, ad esempio, promuovendo comportamenti che rispettino la dignità della donna».

Complimenti anche da Carmen Colombo Galli: «E' fondamentale attivarci per prevenire situazioni di disagio, abbiamo promosso un progetto importante, concreto ed efficace per il territorio. Il Codice Rosa deve continuare: chiediamo che sia istituzionalizzato e presente in ogni pronto soccorso».

Visti i risultati positivi, i presupposti affinchè la borsa di studio possa proseguire oltre il 30 aprile ci sono. Le dita restano incrociate.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Aprile 2014
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