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LEGNANO HA FESTEGGIATO L’ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

La cerimonia in piazza S.Magno ha avuto alcuni momenti inediti con protagonisti studenti e scolari legnanesi...

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25 aprile 2013 - Cerimonia ufficiale 4 di 35

Con una cerimonia inedita per alcuni momenti vivacizzati dalla presenza di giovani studenti, Legnano ha celebrato l'anniversario della Liberazione, il primo con la nuova amministrazione comunale di centro – sinistra.

In sè, la manifestazione ha ripetuto canoni ormai tradizionali (l'alzabandiera, la deposizione di corone d'alloro sia in piazza S.Magno che in Largo Tosi, i discorsi del sindaco e del presidente Anpi).

Le novità hanno avuto protagonisti studenti delle scuole superiori, che hanno portato le loro considerzioni sull'anniversario (qui i loro testi), e gli scolari dell'Istituto comprensivo Carducci, che prima al suono del Corpo musicale legnanese hanno cantato l'inno d'Italia, quindi (vera nota di colore) hanno accompagnato Renato Franchi in "Viva l'Italia", circondati da autorità e cittadini. Un suggestivo momento canoro di amor patrio.

Nel suo discorso ufficiale (qui il testo completo), il sindaco Alberto Centinaio ha fatto riferimento anche all'attuale situazione di crisi: "Oggi – ha infatti affermto il primo cittadino – viviamo in un contesto di pace e di libertà democratica, non possiamo tuttavia dimenticare che la vera pace e la vera libertà esistono soltanto se rimuoviamo tutto ciò che è di ostacolo a una piena realizzazione della dignità umana. E’ un invito che ci arriva dalla stessa Costituzione Repubblicana. Ed è per questo che la nostra “guerra di liberazione” deve avere oggi come obbiettivo l’eliminazione della disoccupazione soprattutto giovanile, delle nuove povertà, del disagio sociale, di una politica che non riesce a mettere al centro i veri interessi della gente".

In sei cartelle, Luigi Botta, presidente Anpi Legnano (qui il discorso integrale) ha invece fatto spesso riferimento alla storia della Liberazione, ai suoi protagonisti legnanesi, alle vittime: "Le testimonianze delle fucilazioni e delle torture, la sofferenza del popolo tutto – ha ricordato Botta – sono stati episodi terribili di partigiani che, invece di combattere il comune nemico, si uccidevano tra loro ed i sussulti di rabbia che portarono ad altre morti, talora ingiustificate. Un’epopea grandiosa, mondi incredibili, commoventi, straordinari, mondi generosi e severi. Che ci fanno riflettere, pensare, ricordare".

In una piazza affollata, tra i presenti,esponenti della Giunta, consiglieri comunali, le associazioni d'arma, gruppi politici (PD, SEL e Rifondazione comunista con le loro bandiere), movimenti locali come Salviamo il Paesaggio.

marco tajé

In giornata la galleria d'immagini di luigi frigo

In un racconto del prof. Giancarlo Restelli, gli eventi legnanesi del 25 aprile 1945 (cliccare qui)

"Una mattina mi sono svegliato…" è invece il racconto segnalato da Andrea Di Carlo e scritto da nonno Domenico, deportato nei campi di concentramento (leggere qui)

Redazione
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Pubblicato il 25 Aprile 2013
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