Non sarà il match decisivo, come amano ripetere gli allenatori per stemperare la tensione, ma Arconatese-Legnano arriva nel momento giusto per capire le vere ambizioni delle due squadre in questo campionato. I padroni di casa puntano a consolidare la mini-fuga in classifica, mentre i lilla cercano l’assalto alla capolista e la continuità dopo gli ultimi risultati positivi. In Coppa Italia finì 0-0, ma quella di sabato sarà tutt’altra storia: in palio ci sono tre punti pesanti. Il Legnano dovrà rinunciare a Zoppi, Sandrini, Corioni, Bianchi e Casagrande, ma ritrova finalmente capitan Noia al centro della difesa, dopo le quattro giornate di squalifica. (foto archivio)

L’Arconatese, guidata dall’ex lilla Giovanni Livieri, punta sul gioco offensivo e spettacolare che da sempre caratterizza la sua filosofia. Il Legnano, ripartito dal 3-5-2 anche quest’anno, predilige invece un calcio verticale, con De Luca come punto di riferimento sulla trequarti e le fasce presidiate dagli instancabili Pagani e Trenchev, altro ex della gara insieme a Luoni, ora in maglia oroblù.

Al “Comunale” di via delle Vittorie non mancherà la qualità: entrambe le squadre propongono un calcio propositivo e curato nei dettagli. Proprio l’attenzione ai particolari potrebbe fare la differenza, così come le palle inattive un aspetto su cui insistono sia Livieri sia mister Porro, che vuole i suoi più incisivi sui piazzati. La partita potrebbe decidersi da un guizzo dei suoi protagonisti più attesi, come De Luca per il Legnano o D’Errico per l’Arconatese, oppure dal colpo di un compagno meno prevedibile. In ogni caso, sarà un vero big match, giocato sul filo dell’equilibrio e della strategia in ogni zona del campo.