E' iniziato oggi, giovedì 18, a Cremona, il maxi processo sul calcioscommesse che vede coinvolti, tra gli altri, il C.T. della Nazionale Antonio Conte e il calciatore legnanese Cristian Bertani, ex Novara e Sampdoria, quest'ultimo accusato di frode sportiva e associazione per delinquere. Bertani ha già trascorso 2 settimane in carcere e 2 agli arresti domiciliari, mentre la Giustizia sportiva, nel 2012, l'aveva squalificato per un periodo di 4 anni e sei mesi, che finirà di scontare il prossimo mese di agosto.

Bertani è difeso dall'avv. Salvatore Verdoliva, nella foto: "Sarà un processo lungo – spiega il legale legnanese appena rientrato da Cremona -. Basti pensare che saranno ben 15 le udienze preliminari da qui ad aprile. Noi siamo decisi ad affrontare il dibattimento, convinti della innocenza di Cristian, accusato da Gervasoni, senza riscontri e soprattutto senza elementi gravi, precisi e concordanti, che hanno comunque fermato la carriera di un professionista a soli 30 anni nel momento migliore della sua carriera".

"Bertani – prosegue l'avv. Verdoliva – è accusato di aver combinato tre partite, ma in conseguenza delle dichiarazioni di un solo testimone.  Non esiste alcuna intercettazione telefonica. E poi è difficile pensare che per alterare il risultato di una partita sia stato contattato solo lui e non anche altri che non risultano in nessun'altra denuncia. Tutto questo ci porta a non chiedere alcun rito alternativo, ma ad affrontare il processo dove avremo modo di provare la sua estraneità ai fatti".

Contrariamente, invece, a quanto deciso da Antonio Conte, accusato di frode sportiva, che avrebbe manifestato la volontà di ricorrere al rito abbreviato. Tra l'altro, conferma l'avv. Verdoliva, "la FIGC ha chiesto la costituzione di parte civile contro tutti gli imputati salvo l'allenatore della Nazionale". 

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Per il numero di magistrati, avvocati, imputati e parti civili, il processo a Cremona si svolge in tre aule del Tribunale, con collegamenti video