Passeggiata di salute sul lago? Il GSO Cerro Maggiore, reduce dal largo e convincente successo colto contro Daverio (77-53) preparando la trasferta in programma questa sera a Luino (salto a due ore 21), penserà a tutto tranne che ad un riposante inizio di week-end lacustre. Anzi, dovendo affrontare una formazione pienamente invischiata nella lotta playout, la formazione allenata da coach Roberto Legramandi sa già che la gara sarà duretta, anziché no. Luino, infatti, arriva al match con una striscia negativa di quattro gare e giocherà al massimo per interrompere un digiuno di vittorie che ormai dura da un mese ed è in gran parte giustificato da una lunga sequenza di infortuni e acciacchi. Non a caso il team di coach Andrea Manetta, dopo un buonissimo avvio di stagione, si è "piantato" di colpo a seguito del guaio che ha tolto di mezzo Roberto Spertini, il suo leader, nonchè giocatore fuori categoria ed ora fatica a trovare nuovi assetti. Luino, però, che è squadra molto organizzata sui due lati del campo, darà grande filo da torcere a De Tomasi e compagni e, aspetto da considerare col giusto peso, coach Manetta vorrà fare bella figura di fronte al suo "maestro" Legramandi.

Dal canto suo il GSO arriverà alla gara galvanizzato dal rientro nel gruppo di Sebastiano Puglisi – 10 punti contro Daverio -, e dal probabilissimo ritorno in campo di Cassano. Insomma, col recupero a tempo pieno dei suoi playmaker, Cerro può cominciare con tutte le carte in regola la sua rincorsa alla capolista Cantù, unica squadra ancora imbattuta del girone.

"Ci siamo messi alle spalle in modo totalmente positivo un periodo difficile durante il quale – dice in tono soddisfatto Giorgio Marranzano, guardia-ala di Cerro -, tutti si sono prodigati per la causa sacrificandosi anche in altri ruoli. La nostra squadra esce certamente rinforzata da questo momento ed ora che, toccando ferro, l'emergenza-infortuni è praticamente finita possiamo guardare al futuro più sereni perchè consapevoli di avere più armi a disposizione sia sotto il profilo tecnico, sia tattico".

Massimo Turconi