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La varesina Federica Cesarini da leggenda: medaglia d’oro all’ultimo respiro

La varesina della Canottieri Gavirate trionfa a Tokyo con Valentina Rodini nel doppio leggero. Vittoria all'ultimo colpo di remo, su Francia e Olanda. Un sogno che diventa realtà

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Sono le 3.18 di notte in Italia, ma non è un sogno quello che rimbalza sui teleschermi. Federica Cesarini, varesina di Bardello e la cremonese Valentina Rodini sono campionesse olimpiche di canottaggio, specialità doppio pesi leggeri.

Oro Italia, in una gara incredibile, emozionante e risolta al fotofinish, con la punta della barca azzurra che all’ultimissima remata utile si infila davanti a quelle di Francia, Olanda e Gran Bretagna dopo 2mila metri nei quali le posizioni si confondono, si cambiano, si alternano. Federica e Valentina non smettono mai di crederci, sanno di avere un grande sprint nei metri conclusivi (lo avevano mostrato in semifinale) e danno la stoccata che le porta sull’Olimpo, dopo avere già conquistato l’oro europeo.

Un capolavoro, la terza medaglia varesina di questi Giochi di Tokyo, e dopo un bronzo (Martinenghi) e un argento (Bordignon), l’escalation porta all’ombra del Sacro Monte addirittura l’oro. Un successo meritato, che tra l’altro “certifica” il grande lavoro svolto dalla Canottieri Gavirate dove Federica ha iniziato a praticare canottaggio e dove è tutt’ora tesserata in tandem con le Fiamme Oro. Per lei, che tra pochi giorni compirà 25 anni, il coronamento di un percorso caparbio ma che l’ha sempre vista protagonista fin dalle categorie giovanili.

E questo oro completa una stagione fantastica ma particolare, non solo per le problematiche comuni a tutti – quelle legate al Covid – ma perché dopo il titolo europeo di Varese la “coppia d’acqua dolce” si è dovuta separare momentaneamente, a causa di un infortunio di Rodini. Ma in quel momento si è vista tutta la maturità di questo giovane equipaggio (e la bravura dei tecnici): Cesarini ha continuato a gareggiare tra singolo e doppio di riserva, Valentina ha lavorato per recuperare le forze. E poi le due lombarde si sono ritrovate al momento giusto per dare l’assalto perfetto, quello di Tokyo. Un podio storico, la prima vittoria olimpica per il canottaggio femminile, un oro che mancava a tutto il movimento remiero che ha in Varese una delle sue capitali.

LA REGATA

Partenza forte dell’Italia che dopo 200 metri lascia alla Gran Bretagna la prima posizione mentre gli USA iniziano male e non ripetono la grande semifinale di ieri. Ai 500 sono tutti vicinissimi, con le inglesi avanti su Francia e sulle azzurre cresciute a 38 colpi al minuto. In acqua 6 però risale forte l’Olanda che da lì in avanti sarà la protagonista principale della gara fino (quasi) all’arrivo. Le orange passano e vanno al comando con Francia e Italia poco dietro a metà gara, quindi è tutto da cuore in gola: Olanda davanti con tre imbarcazioni praticamente alla pari per un chilometro, Cesarini e Rodini danno l’impressione di perdere qualche centimetro ma stanno lanciando la volata, perché i colpi salgono ancora e nei metri finali – con l’Olanda che perde il passo – l’Italia sorpassa di pochi centimetri, beffa la Francia (argento) e le olandesi (bronzo).

CLASSIFICA – 1. ITALIA (Valentina Rodini, Federica Cesarini) 6.47.54, 2. Francia (Laura Tarantola, Claire Bove) 6.47.68, 3. Olanda (Marieke Keijser, Ilse Paulis) 6.48.03, 4. Gran Bretagna (Emily Craig, Imogen Grant) 6.48.04, 5. Usa (Mary Reckford, Sechser) 6.48.54, 6. Romania (Ionela Cozmiuc, Gianina Beleaga) 6.49.40.

BRONZO MASCHILE – Poco prima dell’oro femminile, anche il doppio pesi leggeri maschile ha conquistato un podio meritato. Terzo posto e medaglia di bronzo per Stefano Oppo e Pietro Willy Ruta sull’imbarcazione che per tanti anni fu del nostro Elia Luini.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 29 Luglio 2021
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