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Cgil scuola Legnano: «Dal bla bla bla del Governo allo Sciopero della Scuola»

Il commento di Pippo Frisone della Flcgil Legnano sulle risorse destinate alla scuola nella legge di bilancio e le motivazione che porteranno i sindacati allo sciopero del 10 dicembre

corsi di lingua - lavagna - scuola

Una manovra da 33 Miliardi. Queste le risorse finanziarie previste nella legge di bilancio del 2022. Alla scuola destinate solo le briciole. Sul piatto del rinnovo contrattuale, scaduto nel 2018, solo 87 euro di aumenti medi lordi, cui vanno aggiunti 12 euro destinati a premiare una non ben definita “dedizione professionale” . Dal “bonus al merito” della Buona Scuola alla “dedizione professionale” del governo Draghi, l’impostazione sembra rimanere sempre la stessa : un modello di scuola-azienda, affidata a presidi-manager nel solco di quel neo-liberismo duro a morire e che ha prodotto negli ultimi 10-15 anni solo tagli, contratti bloccati e stipendi sempre più bassi. Occorrerebbero almeno 350 € per innalzare gli stipendi attuali alla media europea. Invece, il governo Draghi offre meno di 100 euro lorde comprensive della premialità, ribattezzata dedizione professionale che altro non è che un altro bonus divisivo, come quello al merito, di difficile individuazione e ancora una volta in mano ai dirigenti scolastici.

E’ pur vero che il PNRR assegna alla Scuola 5 Miliardi all’Edilizia scolastica, soprattutto per asili nido, nuove scuole, palestre e mense, 1,5 Miliardi per l’Istruzione Tecnica Superiore, questi ultimi più per rispondere a una contingenza di mercato che ad una prospettiva di riforma. Sugli organici e sugli ordinamenti, tutto è rimasto fermo ai tagli della riforma Gelmini, e ai ritocchi apportati dalla Buona Scuola (organico potenziato, bonus docente, carta docente…). La centralità della scuola e il ritorno in classe in presenza, tanto sbandierati dalle forze politiche. dell’attuale maggioranza nella fase emergenziale più acuta, visti dalla legge di bilancio sono più un ritorno al passato che un investimento sul futuro.. Autonomia differenziata, Classi pollaio, tagli all’organico Covid e mancata proroga per i collaboratori scolastici, reclutamento fallimentare ed esplosione del precariato, trasporti locali inadeguati e super affollati.

L’unico dato positivo arriva dalla campagna vaccinale che ha visto aderire il personale scolastico attorno al 90% e un obbligo vaccinale che interesserà a partire dal 15 dicembre solo una esigua minoranza. Per tutto il resto, sulla scuola l’ennesimo ritorno del bla bla bla del governo : tante parole e pochi fatti. E’ per tutti questi motivi che, fallito il tentativo di conciliazione col Ministro, CGIL, UIL,SNALS e GILDA hanno proclamato per il 10 dicembre, uno sciopero dell’intera giornata di tutto il personale docente, educativo, ata. L’ultima parola passa ora al Parlamento e alle migliaia di emendamenti già all’attenzione delle commissioni al Senato. Tutto si giocherà su quegli 8 Miliardi in libera uscita, sui quali ogni forza politica cercherà di piantare le proprie bandierine. I sindacati con lo sciopero del 10 scendono in piazza per rivendicare non solo un contratto più dignitoso e non povero ma anche una scuola che torni ad essere centrale e non più marginale».
Pippo Frisone
Flcgil Legnano

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Dicembre 2021
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