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“Grazie all’umanità del personale dell’Ospedale di Legnano”, il racconto di Chiara

Con coraggio Chiara, da poco uscita dall'Ospedale di Legnano, ha scritto una breve ed intensa lettera non solo per ringraziare il personale sanitario, ma anche per dare un messaggio positivo a tutti coloro che stanno lottando contro la malattia

ospedale legnano

«Accettare la notizia di un tumore e trovare il coraggio di giocare la propria partita non è semplice». Con coraggio Chiara, da poco uscita dall’Ospedale di Legnano, ha scritto una intensa lettera non solo per ringraziare il personale sanitario, ma anche per dare un messaggio positivo a tutti coloro che stanno lottando contro la malattia. In queste frasi traspare la forza trovata nell’amore di chi le è stato accanto e negli incontri inaspettati. Ed è stato proprio durante uno di questi incontri che Chiara ha raccolto un “insegnamento” di vita «Non è la quantità del tempo a costruire legami, ma la spontaneità dei piccoli gesti».

Di seguito pubblichiamo la lettera e auguriamo a Chiara di aver davvero vinto la sua battaglia

Domenica 24 settembre 2023 è la data in cui parte il mio viaggio da ventiquattrenne nel reparto di ematologia dell’ospedale di Legnano. Ad accogliermi medici, infermieri ed OSS. I loro occhi sono le uniche parti del viso che ho modo di vedere perché qui, per proteggerci, continuano ad indossare le mascherine. Accettare la notizia di un tumore e trovare il coraggio di giocare la propria partita non è semplice. Posso ritenermi fortunata perché grazie ai camici bianchi, alle magliette blu e beige e alle persone che mi vogliono bene, sono riuscita a scovare la forza per farmi attaccare a quella piantana addobbata con quattro sacche che è stata la mia compagna per 24 giorni.

Non sono mancati momenti di sconforto, soprattutto quando mi sono ritrovata a trascorrere il periodo natalizio tra quelle mura. Tempo che, grazie alla professionalità e all’umanità del personale, agli abbracci, alle risate e alle storie di vita raccontate, sono riuscita a vivere in modo più leggero, nonostante la lontananza dai miei affetti. Venerdì 1° marzo 2024 sono uscita da quella porta con la speranza che la terapia e i mesi trascorsi in corsia avessero portato dei frutti. Non so ancora se la partita l’ho vinta, se sono riuscita a segnare tanti goal come la mia amata Inter, ma una cosa è certa, indipendentemente da quello che sarà il risultato, senza i miei angeli a prendersi cura amorevolmente di me e di tutti i pazienti, il mio viaggio sarebbe stato decisamente più difficile.

Un ringraziamento speciale a una donna che mi ha regalato la sua forza, il suo amore e la sua positività insegnandomi che non è la quantità del tempo a costruire legami, ma la spontaneità dei piccoli gesti. Ringrazio quindi tutto il personale infermieristico, medico e sanitario. Grazie per avermi dato la possibilità di continuare a sognare.

Chiara

di
Pubblicato il 13 Aprile 2024
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