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La dottoressa Paola Faggioli è la nuova guida della Reumatologia dell’Asst Ovest Milanese

La dottoressa Paola Faggioli è stata nominata direttore di Struttura complessa di Reumatologia dell'Asst Ovest Milanese

Paola Faggioli

Già responsabile del centro di diagnosi e cura Malattie Rare dell’Asst Ovest Milanese la dottoressa Paola Faggioli è diventata direttore di Struttura complessa di Reumatologia (Legnano – Magenta). Una nomina ufficializzata in questi giorni dalla direzione dell’Asst legnanese che incontra anche la soddisfazione del prof Antonino Mazzone, direttore del dipartimento Area Medica di Legnano che da alcuni anni guidava anche la Remautologia.

Medico dal 1983, con una prima specializzazione in gastroenterologia, la dottoressa Faggioli è sempre stata tra le fila del personale ospedaliero di Legnano. Ed è sempre qui che ha intrapreso il suo percorso per diventare specialista in Reumatologia branca della medicina che si occupa delle malattie reumatiche, ossia di patologie relative all’infiammazione di articolazioni, ossa e a volte, di altri organi interni. Situazioni croniche nelle quali il paziente può anche presentare malattie rare. Ed ora la dr.ssa Faggioli è tra i nove direttore di Struttura complessa di Reumatologia presenti in tutta Italia. Da ricordare che il medico è già stata protagonista di diversi successi sul fronte della ricerca, basti pensare che nel 2022 il centro Malattie Rare, da lei guidato, è stato il primo in Italia a somministrare un nuovo farmaco per la cura dell’emoglobinuria parossistica notturna (Epn),una malattia ultra rara, debilitante e potenzialmente fatale.

Incontrata a margine del convegno teorico pratico “Reumatologia quali novità nel 2023?”, tenuto all’Una Hotel sabato 10 giugno, è sorto spontaneo chiederle: in 40 anni quanto è cambiata la Reumatolgia? «Tanto: in quest’ultimi anni i nuovi farmaci hanno dato una grande spinta in avanti – spiega la dottoressa originaria di Busto Arsizio -. Le innovazioni scientifiche hanno rivoluzionato la cura, basti pensare che oggi non si vedono più pazienti con artriti invalidanti. A questo si aggiungono i network come quello regionale di cui facciamo parte come centro Malattie Rare. Queste reti ci permettono di delineare linee guida e protocolli utili nel curare il paziente».

Come giudica questa sua nuova nomina? «In maniera positiva, ma non cambierà di certo il mio comportamento e l’impegno, anzi…».

Tra le congratulazioni per la nomina, quella del dr. Cornelio Tulli e di tutti gli associati della Associazione Medici di Legnano.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Giugno 2023
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