Quantcast

L’infettivologo Viganò: «Il vaccino adesso fa più paura del virus, ma ci sono 400 morti per Covid al giorno»

È una situazione paradossale per l'esperto infettivologo Paolo Viganò: «È come se i decessi da Covid siano diventati la normalità. Non dobbiamo aver paura: dobbiamo vaccinarci»

dottor Paolo Viganò Infettivologia

Da una parte la sospensione cautelativa del vaccino AstraZeneca che ha rallentato la campagna vaccinale, dall’altra i numeri relativi ai decessi per Covid-19 che non si fermato, ma continuano a crescere quasi come se fosse la normalità. Oggi, il vaccino fa più paura del virus Sars-Cov2. Ed è una situazione paradossale per l’esperto infettivologo Paolo Viganò ex capo del reparto Malattie Infettive dell’Ospedale di Legnano: «Perchè i pochi decessi registrati in concomitanza della campagna vaccinale fanno più scalpore dei 400 morti che ogni giorno si registrano a causa del virus Sars-Covid19? Ricordo a tutti che siamo ancora in emergenza sanitaria e il vaccino è la nostra unica possibilità per uscirne».

Secondo il noto infettivologo in una campagna vaccinale appena avviata è inevitabile che vengano registrate problematiche ed è «giusto che Aifa ed Ema svolgano accertamenti, ma è intollerabile che la politica si faccia trascinare dall’opinione pubblica». Per quanto riguarda il rischio trombotico, il dottor Viganò ha confermato la mancanza di dati certi al riguardo. Di certo, dalle prime rilevanze, i pazienti che avevano anticorpi hanno avuto effetti collaterali e con ogni probabilità «potrebbero essere soggetti più propensi ad avere eventi trombotici, ma non c’è un dato scientifico che lo provi». Per il dott. Viganò appare, però, logico evitare di vaccinare subito coloro che hanno da poco contratto il virus Sars-Cov2. «Le persone che hanno ancora gli anticorpi – spiega Viganò -, individuabili nel caso di incertezza con un test sierologico, dovrebbero attendere 6 mesi circa prima di ricevere il vaccino». Pensiero già manifestato in questi giorni dal prof. Antonino Mazzone, a capo della Medicina generale dell’ospedale di Legnano.

Mazzone sul vaccino: «Maggiore rischio di effetti collaterali per chi ha avuto il Covid»

Ad incutere ancora timore sono le varianti del virus che, secondo il dottor Viganò, potrebbero essere bloccate con «una campagna vaccinale a tappeto nei luoghi come il Sud America o l’Africa dove il virus si diffonde rapidamente e ha il tempo di mutare velocemente. In ogni caso, non dobbiamo aver paura: dobbiamo vaccinarci tutti».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 18 Marzo 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore