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Personale per gli ospedali lombardi: in arrivo 229 sanitari, 86 per Ats Milano

Si tratta di medici, infermieri e assistenti sanitari. La critica di Gregorio Mammì (M5S Lombardia)

Ambulatorio Covid di Ats Insubria

«In riferimento alla nota diffusa questo pomeriggio dal Vicepresidente e Assessore al Welfare della Lombardia, Letizia Moratti, che ha sottolineato come la Regione attende dal Commissario straordinario per l’Emergenza Covid, per il mese di febbraio, 123 fra medici, infermieri e assistenti sanitari, come da programma condiviso per rafforzare la campagna di vaccinazione, gli Uffici del Commissario rendono noto che, in realtà, il personale aggiuntivo già selezionato e destinato alla Lombardia è di gran lunga maggiore: si tratta, infatti, di 229 fra medici, infermieri e assistenti sanitari. Di questi, purtroppo, soltanto 4 hanno già potuto entrare in servizio presso l’Ats di Pavia. Tutti gli altri sono infatti in attesa, ormai da diversi giorni, delle necessarie visite mediche da parte delle Ats Regionali». La comunicazione arriva dall’Ufficio Stampa del Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid, Domenico Arcuri.

In particolare, «12 da parte dell’Ats Val Padana, 10 dell’Ats Pavia, 43 dell’Ats Brescia, 13 dell’Ats Brianza, 27 dell’Ats Bergamo, 28 dell’Ats Insubria e 86 dell’Ats Milano. Infine, 6 hanno effettuato le visite mediche presso l’Ats della Montagna ma sono in attesa di ricevere dalla stessa Ats l’idoneità. Oggi – lunedì 8 febbraio – alle 15.46, gli Uffici del Commissario hanno inviato una comunicazione ai referenti regionali lombardi per sollecitare gli adempimenti a carico della Regione e poter così soddisfare le richieste dell’Assessore Moratti».

La nota regionale trova in serata una risposta critica da parte di Gregorio Mammì (M5S Lombardia): «A differenza di quanto dichiarato dalla Moratti, la struttura commissariale ha già selezionato, e destinato alla Lombardia, 229 fra medici, infermieri e assistenti sanitari. Purtroppo, di questi, solo 4 sono entrati in servizio perché gli altri 225 sono in attesa delle visite mediche, che deve effettuare Regione, per poter iniziare a lavorare. Solo ATS Milano avrebbe già potuto avere 86 medici in servizio se, invece, di cercare lo scontro politico l’assessore avesse dato disposizioni chiare alle sue strutture».

«Ci aspettavamo un cambio di rotta, basato su più serietà e meno dichiarazioni, invece, oggi assistiamo all’ennesima gaffe di Regione Lombardia. Ogni settimana l’assessore Moratti mostra di non essere pronta e di essere circondata da incompetenza, probabilmente sarà stata contagiata dall’annuncio-vittimismo-virus variante Lombarda, di cui era affetto il suo predecessore e tutta la Giunta leghista», la conclusione di Mammì.

Redazione
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Pubblicato il 08 Febbraio 2021
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