Una riflessione per il nuovo anno: “Smettila di riaprire porte che la vita ha gia chiuso”
Una «riflessione leggera ma profonda, proprio nel passaggio dal vecchio al nuovo anno» da parte dello piscologo Francesco Fisichella
“Smettila di riaprire porte che la vita ha gia chiuso”
Questo aforisma ci invita a una riflessione leggera ma profonda, proprio nel passaggio dal vecchio al nuovo anno. Le porte che la vita ha chiuso rimandano a situazioni del passato che continuano a trattenerci attraverso emozioni irrisolte: rabbia, desiderio di rivalsa, una severità eccessiva verso noi stessi. Emozioni che consumano energie senza restituire crescita, tenendoci prigionieri di ciò che non è più.
Lasciare andare, invece, non significa negare ciò che è stato, ma accettare che alcune cose non chiedono più risposte, bensì pace. È una liberazione e un atto di rispetto verso se stessi: smettere di punirsi, di rimuginare, di restare ancorati a situazioni, persone che non ci appartengono più. Perdonare e perdonarsi.
Il nuovo anno diventa allora, simbolicamente, uno spazio libero in cui tornare a respirare. Un tempo nuovo in cui investire energie nel presente e nel futuro, con maggiore lucidità e leggerezza. Perché solo quando si chiudono davvero certe porte, si smette di bussare al passato e si impara ad abitare il presente, con lo sguardo aperto e fiducioso verso ciò che verrà.









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