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Elezioni 2020: centrodestra, manovre di divisione in corso

A livello locale, in questi giorni, l'attenzione è rivolta soprattutto al centrodestra dove si agitano Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e la lista civica di Franco Colombo

Elezioni 2019

Venerdì con l’approvazione in Senato del Decreto legge sapremo se andremo a votare davvero il 20 e 21 settembre prossimi (nella giornata di domenica, dalle 7 alle 23, e nella giornata di lunedì, dalle 7 alle 15). Passato alla Camera  ieri, lunedì 15 giugno, il documento venerdì 19 sarà al Senato, quindi il governo ufficializzerà le date che, come spiega anche il deputato legnanese dei 5 Stelle Riccardo Olgiati, difficilmente porterà modifiche  alla decisione presa dalle due assemblee parlamentari.

Il DL in approvazione, tra le disposizioni, prevede che «completate le operazioni di votazione e quelle di riscontro dei votanti per ogni consultazione, si procede, nell’ordine, allo scrutinio relativo alle elezioni politiche suppletive, a quello relativo al referendum confermativo e successivamente, senza interruzione, a quello relativo alle elezioni regionali. Lo scrutinio relativo alle elezioni amministrative è rinviato alle ore 9 del martedì, dando la precedenza alle elezioni comunali e poi a quelle circoscrizionali».

«Limitatamente alle elezioni comunali e circoscrizionali dell’anno 2020, il numero minimo di sottoscrizioni richiesto per la presentazione delle liste e delle candidature è ridotto a un terzo», tuttavia un successivo emendamento potrebbe elevare il numero minimo alla metà di quello normalmente richiesto e quindi a 120 firme.

A livello locale, in questi giorni, l’attenzione è rivolta soprattutto al centrodestra dove si agitano Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e la lista civica di Franco Colombo. Il riserbo assoluto sulle loro mosse porta a  credere ad alcune indiscrezioni su una ulteriore divisione del fronte. La riunione prevista in serata nel gruppo di Fratelli d’Italia sarà un’altra tappa di un percorso ad ostacoli, comunque prossimo alla conclusione. Una volta si lanciavano slogan indirizzati all’ “uniti si vince”. Oggi, sembra essere più valido un pensiero di divisione. Di qua e di là, senza distinzioni di appartenenza politica.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Giugno 2020
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