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Il centrosinistra boccia l’odg sulle politiche attive del lavoro e Amadei esce definitivamente dalla maggioranza

Maggioranza e opposizione divisi anche sulla delibera relativa allo stralcio di interessi e sanzioni dalle cartelle esattoriali ante 2015 fino a mille euro

Consiglio comunale Lorenzo Radice

Federico Amadei, consigliere comunale del Gruppo misto, dopo la sua uscita dal Partito Democratico, ce l’ha messa tutta per far discutere l’ordine del giorno sulle politiche attive del lavoro, documento promosso dall’Osservatorio civico, ma alla fine si è dovuto arrendere. La bocciatura da parte della maggioranza è arrivata senza alcuna possibilità di ripensamenti. Una bocciatura che ha lasciato Amadei “incredulo, basito, avvilito, esterrefatto, preoccupato”, stati d’animo che hanno fatto capire quanto la sua rottura con la maggioranza sia un fatto ormai assodato.

Il documento lancia una serie di proposte, tra cui tavoli di confronto tra enti pubblici ed i soggetti protagonisti della realtà produttiva ed industriale locale per contrastare la disoccupazione; interventi rivolti all’attivazione e al potenziamento nel territorio comunale della rete di sostegno alle persone con disagio psichico e/o fisico; cantieri di lavoro su stanziamento della Regione Lombardia; uno sportello comunale per le politiche attive del lavoro  con al suo interno settori specifici dedicati al lavoro per donne, giovani, immigrati e over 50 in particolare; a fare in modo che i soldi spesi per tale progettualità restino (principalmente) sul proprio territorio.

Uno studio, ha affermato Amadei, condiviso con i sindacati CGIL e UIL, operatori e imprenditori locali ed elaborato nell’Osservatorio civico, già in passato firmatario di una analisi in ambito PGT e che  si identifica in un gruppo eterogeneo che “propone idee per migliorare Legnano, non una lista elettorale”.

Appoggiato da tutti i gruppi di minoranza, l’ordine del giorno è stato respinto dalla maggioranza con motivazioni  tali da suscitare una vibrata reazione di Amadei: «Siete consiglieri ostaggi di chi governa la situazione. Questo è un documento che non impegna il comune a posizioni straordinarie, ma voi avete deciso di non disturbare il conducente», la sua amareggiata e polemica conclusione: «Un centrosinistra che non appoggia linee guida sul mondo del lavoro è avvilente», un suo ulteriore commento a fine seduta.

Maggioranza e opposizione divisi anche sulla delibera relativa allo stralcio di interessi e sanzioni dalle cartelle esattoriali ante 2015 fino a mille euro. La spaccatura emersa in commissione bilancio si è confermata in aula, con due posizioni contradditorie.

La cifra interessata alla cancellazione sarebbe stata di circa 365mila euro, pari poco più di 3.600 cartelle esattoriali. La scelta della giunta guidata da Lorenzo Radice, però, è andata in una direzione diversa da quella tracciata dal Governo Meloni.

Legnano verso il “no” allo stralcio di interessi e sanzioni dalle cartelle esattoriali fino a mille euro

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Gennaio 2023
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