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Comando unico di Polizia Locale, le opposizioni di San Giorgio votano no

Lega e Forza Italia hanno votato contro la convenzione. A favore solamente la maggioranza di Vivere San Giorgio.

Se a Canegrate l'opposizione ha accolto positivamente l'istituzione di un comando unico di Polizia Locale con San Giorgio su Legnano (con il non voto di Cambiamo Canegrate in "protesta" rispetto alla scelta di presentare alla stampa il progetto prima della sua approvazione in consiglio ma il favore rispetto alla proposta e il sì di Forza Italia), non è andata così nel paese guidato da Walter Cecchin. Lega e Forza Italia hanno votato contro la convenzione. A favore solamente la maggioranza di Vivere San Giorgio.

[pubblicita] LA MAGGIORANZA: "PASSO NECESSARIO" – L'assessore alla sicurezza Giuseppe Colombo e il sindaco Walter Cecchin hanno difeso la convenzione. Il primo cittadino ne ha parlato come «un passo assolutamente da fare e che bisogna fare bene. Lo facciamo perchè siamo sicuri che, usando un vecchio detto, "l'unione fa la forza"». Anche secondo l'assessore Colombo l'unione del comando con Canegrate porterà beneifici in paese: «con quattro persone che si occupano di Polizia Locale, comandante compreso, diventa molto difficile garantire un servizio adeguato alla nostra cittadinanza. Mettendo insieme le forze si riesce ad arrivare a numero di persone addette alla Polizia Locale e alla sicurezza in senso lato più corposo e di conseguenza alla possibilità di organizzare meglio il servizio alla cittadinanza». Il comandante di San Giorgio, Roberto De Luca, sarà in pensione con il nuovo anno. Il suo posto dovrebbe essere coperto da una nuova persona. La convenzione con Canegrate, della durata di cinque anni (periodo scelto per poter accedere ai bandi messi a disposizione da Regione Lombardia), prevede comunque la possibilità di recesso.

FORZA ITALIA – Secondo il consigliere comunale forzista Alberto Turturiello «un'iniziativa di questo genere porta all'indebolimento dell'autorità di San Giorgio, in quanto il tutto fa capo a Canegrate». Ma la contrarietà del consigliere azzurro non è dettata solo da questo fatto. Come ha spiegato Turturiello il punto fondamentale è quello del ruolo dell'agente di Polizia Locale. Su questo punto Turturiello (così come il consigliere della Lega Carlo Tatti) ha citato la legge quadro del 7 marzo 1986 n. 65. «Oggi – ha affermato il consigliere Turturiello – c'è una grande necessità di sicurezza. Noi abbiamo bisogno del vigile, non solo in amministrazione, ma anche nelle sue funzioni di pubblica sicurezza. L'amministrazione deve guardare più alla sicurezza, che alla multa».

LEGA – «Una convenzionare tra Polizie Locali di più comuni è di per sè positiva e auspicabile, ma ciò detto la convenzione in oggetto prevede una vistosa lacuna». E' questa l'opinione del consigliere del Carroccio Carlo Tatti. La lacuna a cui fa riferimento si lega alla legge ricordata dal consigliere Turturiello: nella convenzione non si prevederebbero «tra le funzioni istituzionali della Polizia locale di cui all'Art. 1 della stessa convenzione, le funzioni di pubblica sicurezza che le sono proprie, e che sono disciplinate dalla Legge quadro 7 marzo 1986 n. 65. La Convenzione (art. 1 comma h), limita infatti dette funzioni a quelle definite "ausiliarie", ovvero che avvengono su chiamata di Polizia di Stato e Carabinieri. Il che si traduce in una pesante limitazione sulle funzioni convenzionate della P.L., e sull'esclusione di un obiettivo, per noi fondamentale ed irrinunciabile, che consiste nell'aumentare e migliorare il controllo del territorio sotto l'aspetto della sicurezza, attraverso una più consistente, estesa ed efficace presenza della P.L. sul territorio stesso. Riteniamo che, in assenza del suddetto obiettivo, la convenzione sia assolutamente inutile e rappresenti solo un goffo tentativo di un ulteriore passo verso l’insano progetto di unificazione dei due Comuni coltivato dalle rispettive amministrazioni di sinistra, che sortirebbe l'unico effetto di rendere San Giorgio su Legnano una periferia di Canegrate».

A questi punti hanno risposto il sindaco Cecchin e il consigliere di maggioranza Gallazzi. Il primo cittadino ha citato uno stralcio preso dal sito di Regione Lombardia: «Regione Lombardia, che per noi è punto di riferimento per quanto riguarda la Polizia Locale, dice che "Il servizio di Polizia locale è un servizio pubblico non economico organizzato e gestito dall'Ente locale per migliorare la sicurezza urbana, anche in parallelo con le Forze di Polizia dello Stato (la Polizia locale non è una "Forza di Polizia dello Stato" e non ha competenza sulla pubblica sicurezza, che è prerogativa di esclusiva competenza statale)».

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Pubblicato il 03 Dicembre 2019
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