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Busto Garolfo, opposizioni: «Nel bilancio aumentano le tasse con scarsi servizi»

Nel mirino delle consigliere Lunardi e D'Elia, i finanziamenti per gli investimenti, la Tari, l'evasione tributaria e alcune scelte passate della giunta Biondi

«Le tasse aumentano, con scarsi servizi per i cittadini e senza la realizzazione di investimenti previsti nel triennio visto che, come rilevato anche dal revisore, nel suo parere, gli interventi saranno possibili a condizione che siano concretamente reperiti i relativi finanziamenti». É questo il giudizio dei consiglieri di opposizione Sabrina Lunardi (Lega) e Patrizia D'Elia (Nuovi Orizzonti di Libertà) sul bilancio di previsione, approvato dal Parlamentino di Busto Garolfo durante l'ultima seduta consiliare.

[pubblicita] Nel mirino delle due consigliere di minoranza, non solo i finanziamenti previsti per gli interventi programmati dalla giunta Biondi, ma anche la TARI. «La maggioranza degli interventi sono finanziati prevedendo l'incasso del canone del diritto di superficie dalla RSA di Via Deledda per 1.494.500 euro – sottolineano le consigliere –, sebbene sia in corso un contenzioso legale, e per 300mila euro dal risarcimento della causa in corso per mancato rispetto della convenzione area ex Pessina. É aumentata la TARI, la tassa per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e servizio di spazzamento strade, sebbene si confermino il trend positivo di aumento della raccolta differenziata e l'insoddisfazione dei cittadini sulla qualità del servizio di pulizia di strade e percorsi ciclo pedonali. Inoltre, il tributo viene addebitato senza tener conto dell'effettiva quantità di rifiuti prodotti, sebbene siano passati quasi quattro anni dalla fornitura della mastella per il rifiuto secco (indifferenziato) che avrebbe dovuto portare all'applicazione della tariffa puntuale».

Non solo: D'Elia e Lunardi puntano il dito anche contro l'evasione tributaria. «Siamo seriamente preoccupate per l'andamento negativo e l'incapacità dell'amministrazione di recuperare l'evasione tributaria, con la necessità di accantonare 410mila euro nell'anno 2019 e somme di poco superiori anche nel 2020 e 2021, come fondo per crediti di dubbia esigibilità. In particolare delle entrate del 2019 di 220mila euro per sanzioni del codice della strada si prevede un'inesigibilità di 82.280 euro che supera il 37% e lo stesso per anni 2020 e 2021, così come dei canoni di locazione degli immobili comunali nel 2019 in cui dei quasi 233mila posti in entrata si prevede che quasi 43mila, pari al 18%, non vengano incassati, stesso trend nel 2020 e 2021, a cui si aggiungono le morosità previste per mancato pagamento di spese condominiali degli stabili ERP di oltre 37mila euro per il 2019 e importo di poco superiori per gli anni 2020 e 2021».

E ancora, nel mirino delle opposizioni, le «scarse risorse destinate nel bilancio per il triennio per la sicurezza e ordine pubblico, sviluppo sostenibile e tutela ambientale, allo sviluppo economico e competitività, in particolare per le attività artigianali e commerciali di vicinato, al decoro pubblico (pulizie strade, piste ciclabili, manutenzione aree verdi e parchi pubblici)». 

«Spesso le risorse sono state impiegate dall'amministrazione per interventi costosi e discutibili – concludono Lunardi e D'Elia – come Piazza Lombardia (costata circa 490mila euro, che dopo due anni non è stata completata, manca una porzione che va verso Via Monti e non è ancora stata collaudata), la copertura pressostatica della scuola Don Mentasti (che ha dimensioni che non consentono l'utilizzo di un campo da basket o pallavolo omologato e quindi inadatto ad attività sportive di squadra e scolastiche), la modifica della viabilità dopo la chiusura della Piazza Lombardia ai mezzi pesanti e bus (con nuovi percorsi degli autobus su alcune vie – Randaccio, Bellini, Rossini, Monte Bianco, Inveruno, Gramsci, Villaggio Franca, Busto Arsizio, Don Longoni, Curiel… – che ora sono congestionate da fumi, rumori e vibrazioni e a cui l'amministrazione, sebbene dopo i rilievi fonometrici dell'ARPA abbiano confermato il superamento dei limiti previsti per legge, non si è attivata a tutela della salute dei residenti)».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Aprile 2019
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