La pista del Palio di Legnano al Castello, sogno o realtà? Il 2023 doveva essere l’anno decisivo per conoscere la fattibilità del progetto, dal punto di vista economico, strutturale, normativo e di vincoli. Siamo all’inizio del 2024 e questa risposta non c’è ancora, anche se sono stati compiuti alcuni passi in avanti.

A fare il punto è il sindaco Lorenzo Radice, intervistato per il tradizionale bilancio di fine anno: «Abbiamo iniziato a mettere in fila una serie di vincoli e ci siamo resi conto che occorrono approfondimenti importanti. Sicuramente – dichiara il primo cittadino – tra i due scenari, ovvero quello di portare la nuova pista del Palio sull’isola del Castello, e quello di realizzarla dove si fa il Luna Park (piazza Primo Maggio), sicuramente sta prevalendo il secondo. Portare la la pista sull’Isola sarebbe meno fattibile: i vincoli paesaggistici sono troppi e anche i numeri dei posti in tribuna dovrebbero diminuire rispetto a quelli attuali. Dobbiamo poi tenere conto dei cambiamenti climatici. Più fattibile e sensato invece il posizionamento della pista sul lato del parcheggio dove ogni anno si svolge il luna park».

Lo sviluppo del progetto «non è stato abbandonato», ma richiede ulteriori e maggiori approfondimenti. Nel 2023 l’amministrazione comunale ha dovuto sbrogliare un’altra matassa, legata allo svolgimento delle corse di addestramento del Palio, alla quale è stata data priorità: «Abbiamo raggiunto un importante accordo con il Legnano Calcio – ricorda Radice – per lo svolgimento delle corse di addestramento allo Stadio Mari. Abbiamo  portato a casa almeno questa stagione e va ringraziata la società per la disponibilità. Ma si tratta di una soluzione transitoria e dovremo trovarne una definitiva». Il 2023 è stato anche un anno fondamentale per la Fondazione Palio, passata dalla “carta” ai “cantieri”: «Abbiamo capito che il nuovo Ente aveva bisogno di tempo – spiega il primo cittadino -, nel 2023 sono state gettate basi importanti, soprattutto sotto il profilo culturale, con la mostra Visti da Vicino e il Festival  “La storia tra le righe”: tutti elementi che hanno richiesto tempo. Con la Fondazione abbiamo anche siglato, dopo un primo anno più di rodaggio, una convenzione della durata triennale e questo per noi e per lo svolgimento del Palio è molto importante».