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La mozione contro i migranti divide la maggioranza

Forza Italia e AttivaMente abbandonano il consiglio comunale - Con loro il Movimento 5 Stelle e il centro sinistra...

Banchi e sedie vuote, consiglieri che si alzano e abbandonano la sala consigliare. Questa volta non si tratta solamente di  consiglieri di opposizione. Parte integrante della maggioranza che sostiene il sindaco Raffaele Cucchi ha espresso il suo disaccordo a una mozione presentata dal capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale Paolo Rimoldi in tema accoglienza. Rimoldi ieri sera, lunedì 28, ha chiesto al parlamento cittadino di approvare una mozione che chiedeva a primo cittadino e giunta di mettere in atto tutti gli strumenti a loro disposizione per «non impiantare tendopoli per aspiranti rifugiati», per contrastare eventuali azioni del Prefetto come la requisizione di immobili privati sfitti o non abitati e per impedire a cittadini o associazioni di aderire ai bandi della Prefettura e della Città Metropolitana per l'accoglienza a Parabiago. Forza Italia e Attivamente non ci sono state e hanno abbandonato l'aula. Con loro anche il consigliere del Movimento 5 Stelle.

«Usciamo dall'anno della Misericordia, questa era una mozione di stampo razzista: abbiamo avuto forti dubbi sulla votazione e quindi abbiamo deciso di uscire dall'aula – spiega il consiglere di Forza Italia Andrea Lotterio -. A livello personale non condivido nulla di quella mozione». Tutt'altro discorso la fiducia accordata al primo cittadino Cucchi: «Abbiamo la massima fiducia verso il sindaco e la sua squadra». Su una posizione simile anche il consigliere della lista civica AttivaMente Roberto Dell'Acqua: «Sono civico e democratico. Non ho nessuna intenzione di rottura nei confronti di nessuno ma gradirei che tutte le cose fatte, fossero condivise».

«La situazione è davvero agghiacciante – il commento del consigliere pentastellato Christian Vitali -. Il discorso dell'accoglienza è più grande di tutti noi. Se il Prefetto decide di inviare dei migranti non si può fare altro che prenderli. Cosa significa contrastare eventuali azioni della Prefettura? Mettere in campo una guerriglia urbana? La proposta di Rimoldi era pericolosa e non voglio che rispecchi l'idea dei cittadini. Io non sono per un'accoglienza senza regole, ma neanche per situazioni di guerriglia urbana come quelle di Goro. La situazione deve essere gestita in modo tale che le persone non si accorgano nemmeno della presenza di questi rifugiati. Creare il problema con parole che non sono altro che slogan e poi cercare di risolverlo per sentirsi dire "che bravo sindaco" non funziona. Bisogna lavorare tutti insieme».

Il centro sinistra, invece, vede la mozione presentata dal consigliere leghista Rimoldi come uno strumento con il «chiaro intento di disinformare e diffondere pregiudizi, oltreché, ovviamente, difendere il sindaco in una scelta di cieca irresponsabilità che ci vede fermamente contrari». «L’atteggiamento del sindaco di Parabiago e del gruppo leghista nella sua interezza, infatti, è un atteggiamento di spregiudicata sottovalutazione di una questione che, si voglia o meno, tocca Parabiago come tocca l'intera società in questi anni: il fenomeno migratorio al quale stiamo assistendo è la conseguenza di una realtà di guerra che circonda l’intera Europa commenta Giorgio Colombo, capogruppo e consigliere del Partito Democratico di Parabiago –. Ne siamo tutti siamo consapevoli, fatta eccezione per i “barbari sognanti” in camicia verde, evidentemente, che vivono con la testa sotto la sabbia». (Per le considerazioni integrali di Colombo, clicca qui).

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Pubblicato il 29 Novembre 2016
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