Da due mesi circa ho acquistato un cane, con il quale ogni giorno mi diletto a passeggiare per le vie del mio quartiere. Ebbene, il senso civico e l’educazione mi impongono di raccogliere i bisogni che il mio cagnolino, come intuibile, espleta In strada: peccato che poi, purtroppo, mi tocchi camminare per centinaia di metri, se non chilometri, con il sacchettino sventolato a mo’ di trofeo, prima di trovare un cestino. Ed in certi casi la tentazione di mollare il trofeo nel primo parchetto o nel primo angolo nascosto della via, davvero non è poca. Per fare un esempio, entrando in Via De Amicis da Via Flora, il primo cestino è proprio in fondo alla via stessa, così come in  Via D’Azeglio, entrando da Via Menotti, il primo cestino lo si trova all’incrocio con Via Venezia, e via dicendo.

Insomma, qualche cestino in più, forse, aiuterebbe a rendere meno pigri e più inclini all’educazione anche quelli che, di solito, il sacchetto non lo usano. A volte, per rendere migliore la propria città, basta davvero poco e, soprattutto, basta guardare alle piccole cose di tutti i giorni.

Mi è caduto l’occhio sul timbro apposto al copriletto: ove vi era scritto, appunto, A.S.L. n. 11 Vercelli.

E mi chiedevo come ci possa essere finito, quel copriletto di Vercelli, nel nostro Ospedale: senza polemica, solo per curiosità, spigolature appunto.