Quantcast

Ricerca

» Invia una lettera

MA NELLA SCUOLA SECONDARIA LA MAGGIORE ETA' E' TENUTA IN CONSIDERAZIONE?

28 Gennaio 2010


Buonasera,
sono una studentessa liceale, ho 20 anni compiuti e volevo sottoporvi la seguente questione per ricevere un commento ed un eventuale consiglio.
Nella mia scuola, dall'inizio di quest'anno scolastico, le autorizzazioni per le uscite didattiche e i viaggi d'istruzione devono essere firmate dai genitori degli alunni, anche se questi ultimi hanno raggiunto la maggiore età ed hanno quindi acquistato la piena capacità d'agire.
Mi chiedevo se questa pratica fosse legale o se fosse possibile rifiutarsi di far firmare le autorizzazioni per le uscite.
Ho parlato con una professoressa che insegna diritto, la quale mi ha riferito che in questi casi la scuola richiede la firma del genitore poiché lo studente presumibilmente non percepisce uno stipendio, il genitore è quindi garante per quanto riguarda la quota da pagare per l'uscita, anche se minima o per eventuali danni arrecati dallo studente.
In ogni caso, non mi sembra una pratica consentita dalle normative vigenti.

Nella stessa scuola gli studenti maggiorenni possono firmare le giustificazioni di assenza, entrate e uscite fuori orario con una clausola per le uscite anticipate, le quali devono essere presentate almeno un giorno in anticipo, in caso contrario la vicepresidenza telefona alla famiglia per informarla dell'uscita. (e il diritto di privacy?)
Si possono firmare giustificazioni, uscite e non le autorizzazioni? Non credo che un istituto scolastico possa limitare o negare i diritti di un cittadino maggiorenne.
Come posso far valere questi diritti?
Ringrazio anticipatamente e cordialmente per l'attenzione riservatami

LETTERA FIRMATA

E' vero la legge assicura alle persone adulte i diritti che la nostra studentessa pretende, ma nell'ambito della scuola, come abbiamo registrato in questa nostra mini-indagine condotta all'assessorato alla pubblica istruzione di Legnano e in alcuni istituti superiori della città, si tende comunque a privilegiare la collaborazione scuola – famiglia, per un rappporto costante e che vada al di là dell'età dello studente.
C'è insomma sempre un aspetto educativo da considerare e che viene ritenuto prioritario, rispetto ad ogni altra considerazione di carattere legale.
E poi, ci è stato detto, quando si chiedono autorizzazioni per gite oppure uscite didattiche che impegnano economicamente i genitori perchè non devono essere loro i primi a dare una autorizzazione al viaggio dei figli?
E ancora, si chiedono sempre a scuola, se i ragazzi vivono in una famiglia perchè questa non dovrebbe sapere dove e con chi vanno?
Insomma, abbiamo capito che la scuola non desidera affatto negare i diritti degli studenti, minorenni oppure maggiorenni poco importa, ma pone in primo piano un rapporto sempre privilegiato con la famiglia, ritenendola istituto fondamentale per la crescita dei ragazzi e con la quale il dialogo deve trovare porte sempre aperte.
Non sappiamo se la risposta possa soddisfare pienamente la studentessa che ci ha scritto, ma ci preme sottolineare che nell'ambito scolastico abbiamo trovato persone assolutamente aperte al dialogo e disposte ad accettare loro per primi consigli e suggerimenti al fine di gestire sempre meglio situazioni come quelle segnalate nel messaggio.

LEGNANONEWS  



Free Website Counter

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.