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L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ROBECCO E LA VICENDA ARCALGAS

28 Luglio 2009

A distanza di un anno dalla notizia del via alle indagini su presunte irregolarità nell’appalto del servizio di erogazione del gas metano in alcuni Comuni di Lombardia ed Emilia Romagna, sindaco e giunta del Comune di Robecco sul Naviglio vengono nuovamente coinvolti- a mezzo stampa- in un’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Milano.  L’Amministrazione di Robecco, suo malgrado, è perciò nuovamente costretta a ribadire con assoluta forza e piena convinzione la totale estraneità a ogni atto illecito, irregolare o contrario alle legge. Abbiamo sempre agito nella più totale trasparenza. Vogliamo ribadire che l’assegnazione è avvenuta mediante un regolare bando di gara, di cui la giunta ed il Consiglio comunale hanno espresso un formale atto di indirizzo, delegando poi ad una Commissione lo svolgimento della gara e la successiva assegnazione ad Arcalgas.

Il sindaco e la giunta non hanno in alcun modo influito sull’esito della gara, la cui procedura è avvenuta in maniera limpida e trasparente, tanto che nessuno dei partecipanti ha inteso ricorrere contro l’aggiudicazione ad Arcalgas.

Respingiamo nella maniera più decisa qualsivoglia ipotesi di turbativa o di altri comportamenti illegittimi. Ribadiamo la nostra piena  estraneità ai reati di cui si parla: siamo persone perbene, e in questa vicenda ci sentiamo casomai parte lesa. Ancora una volta, infatti, abbiamo appreso della richiesta di rinvio a giudizio formulata da due Pubblici Ministeri solo dalla stampa: una gogna mediatica a cui siamo stati sottoposti senza alcun riguardo, e che ci costringerà a tutelare la nostra immagine ed onorabilità in tutte le sedi giudiziarie competenti, qualora fossero diffuse altre notizie infondate o inesatte sull’indagine avviata dalla Procura di Milano.

La giunta, il sindaco ed il Comune di Robecco non hanno nulla da nascondere: abbiamo cercato sempre di agire nel solo interesse della comunità robecchese, e siamo sicuri che le indagini accerteranno l’infondatezza delle accuse a nostro carico. Attendiamo con serenità di poter dimostrare, dinanzi al Giudice per le Udienze Preliminari, la nostra correttezza. Abbiamo peraltro già depositato una memoria difensiva che ricostruisce, passo dopo passo, l’iter che portò all’assegnazione dell’appalto alla società Arcalgas. Giova infatti ribadire che nel 2003, approssimandosi la scadenza del contratto con Arcalgas, l’Amministrazione in carica affidò ad uno studio legale la predisposizione di un nuovo accordo. Nel 2004 entrava in carica la prima giunta retta dal sindaco Giuseppe Zanoni. Nel 2005, alla scadenza del contratto, il Consiglio comunale di Robecco ha regolarmente deliberato di indire un bando di  gara pubblico per il servizio di erogazione del gas. La giunta Zanoni determinò allora i criteri della gara, tenendo conto dell’accordo formalizzato nel 2003: l’indagine in corso è incentrata esattamente su questo elemento, ossia se nel 2005 si sarebbe o meno dovuto tener conto dell’accordo stipulato o meno. La vicenda giudiziaria nella quale siamo coinvolti si basa perciò unicamente sull’interpretazione di una norma di legge. Dal canto nostro non possiamo far altro che rivendicare la linearità del percorso politico ed amministrativo adottato nella vicenda Arcalgas. Serenamente, confortati dalla nostra coscienza di uomini prima che di politici, attendiamo il pronunciamento degli organi competenti.

L’Amministrazione Comunale di Robecco sul Naviglio

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