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Al Castello Visconteo di Pavia, la mostra Fons vitae di Antonio Ievolella

L’allestimento ha come motivo ispiratore l’acqua e così i 30 otri di terracotta su strutture di ferro in sospensione nel cortile del Castello, sono dei veri e propri vasi, grembi che costituiscono la forma plastica scelta dall’Artista

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Nel quadro del programma dedicato al dialogo tra città e arte contemporanea, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia organizza presso il cortile del Castello Visconteo la mostra Fons vitae di Antonio Ievolella dal 9 ottobre 2021 al 6 gennaio 2022. L’esposizione, che si inserisce nel più ampio obiettivo che l’Amministrazione persegue in ambito culturale e insieme urbanistico-ambientale – specie con il progetto denominato Waterfront, dedicato alla valorizzazione di Pavia quale città d’acqua -, si avvale della cura scientifica di Virginia Baradel, Valerio Dehò, Andrea Del Guercio.

L’allestimento ha come motivo ispiratore l’acqua e così i 30 otri di terracotta su strutture di ferro in sospensione nel cortile del Castello, sono dei veri e propri vasi, grembi che costituiscono la forma plastica scelta dall’Artista quale motivo ricorrente delle installazioni. L’otre diventa un dispositivo simbolico che allude all’uomo e alla sua unicità e, in particolare, al monaco nel suo silenzioso e volontario isolamento, pur all’interno di una dimensione collettiva.

Dopo la tappa della mostra Fons vitae alla Certosa di San Giacomo a Capri dall’ottobre 2020 all’aprile 2021, il Castello Visconteo di Pavia, con le sue preziose stratificazioni culturali, materiali e immateriali, si offre come interlocutore speciale per un dialogo con l’opera di Antonio Ievolella che non mancherà di sorprendere: “il progetto si arricchisce a Pavia di ulteriori valenze simboliche e di una installazione particolarmente affascinante: dieci scudi di dimensioni importanti che raccontano e contengono personaggi e vicende della storia pavese. Il passato di capitale longobarda, gli Sforza e i Visconti, Leonardo e naturalmente l’arca di Sant’Agostino, padre della Chiesa e uno dei più grandi filosofi cristiani, sono momenti di un percorso che trova nell’opera dell’artista una narrazione che ribalta il piano della storia nella contemporaneità.” (V. Dehò).

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Pubblicato il 04 Ottobre 2021
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