Adesso, con tutti (o quasi) che hanno commentato l’assoluzione di Fratus, Cozzi e Lazzarini dalle accuse per turbativa di gara e per corruzione elettorale che li avevano portati agli arresti (Cozzi addirittura in carcere), qualcuno avanza una richiesta di scuse. Purtroppo, chiedere scusa, a Legnano, quando siamo in ambito politico, non trova mai ampi consensi. Gli ultimi eventi accaduti in aula consiliare ne sono la dimostrazione.

Cosi’, per quanto accaduto penalmente ai tre ex amministratori, riteniamo più utile il silenzio e il rispetto. Un atteggiamento che può essere interpretato in vario modo, ma che almeno eviterebbe nuovi commenti che ci riportano a quei mesi di contestazione mai visti in città, che alzano la tensione politica (gia’ a livelli di guardia), che tornano a esasperare ancor più l’eterno conflitto tra maggioranza e minoranza.

Un silenzio, quello richiesto, anche perché la vicenda penale non è finita. Ci siamo dimenticati forse che ci sono ancora sette cittadini con la spada di Damocle sopra la testa per un processo sempre collegato a Piazza Pulita? Anche loro e le loro famiglie, come Fratus, Cozzi e Lazzarini, con rispettivi famigliari, sono stati coinvolti in una centrifuga che ha condizionato carriere politiche, professionali e vite personali. Oggi,  le loro posizioni appaiono meno gravi, ma il processo va avanti. Un po’ di silenzio e di rispetto quindi non sarebbe opportuno?