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L’imprenditrice del calzaturiero di Parabiago: “Il problema più grande è trovare manodopera”

A parlare di uno dei principali problemi per le aziende, grandi o piccole che siano, è Lina Osto, vicepresidente di Confartigianato AltoMilanese e imprenditrice del calzaturificio Nebuloni Eugenio

Confartigianato Alto Milanese

«I giovani vogliono tutti fare i creativi al computer, ma a noi serve manodopera». A parlare di uno dei principali problemi per le aziende, grandi o piccole che siano, è Lina Osto, vicepresidente di Confartigianato AltoMilanese e imprenditrice del calzaturificio Nebuloni Eugenio di Parabiago (la sede è a Canegrate).

Oltre ad essere alle prese con il caro energia che naturalmente interessa anche la sua attività, l’imprenditrice non riesce a trovare personale. Uno dei problemi affrontati venerdì 14 ottobre durante la tavola rotonda organizzata a Legnano per i 70 anni di Confartigianato Alto Milanese. «Quello della difficoltà nella ricerca di personale è un problema che accomuna molti imprenditori del territorio – ci ha spiegato l’imprenditrice a margine dell’evento -. La nostra azienda si è di recente allargata con un nuovo capannone. Un segnale sicuramente positivo, significa che il lavoro c’è: noi operiamo nel settore del lusso che continua ad andare bene. Allo stesso tempo abbiamo difficoltà a reperire la forza lavoro: la manualità è andata persa e i giovani non sono preparati per questi lavori. Non tutti sono portati per la formazione culturale, c’è chi è sicuramente predisposto per impieghi più manuali ma sembra che nessuno voglia più svolgerli»

Lina Osto conosce bene anche il problema del caro energia: le sue bollette sono raddoppiate ma è riuscita a contenere il rincaro grazie ad un cambio di fornitore. «Mi è stato consigliato dall’ufficio preposto dell’associazione ed è stato sicuramente utile – spiega l’imprenditrice invitando ad affidarsi ai consulenti di Confartigianato -. Io ho appena aperto un nuovo capannone e ho già stabilito una serie di provvedimenti per risparmiare sul consumo di energia: dalla pausa pranzo ridotta alla chiusura il venerdì pomeriggio portando le altre giornate a 9 ore lavorative. Sarà sicuramente un inverno rigido e ho già detto ai miei dipendenti che dovranno coprirsi bene».

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Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Ottobre 2022
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