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“Bonus verde”: fino a 1800 euro per i cittadini con il pollice verde

Il Bonus verde arriva fino a 1800 euro per immobile (ossia il 36% di 5.000 euro di spesa), come spiega l'Agenzia delle Entrate, vale anche per i condomìni

giardino

I cittadini col pollice verde potranno usufruire di una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute nel 2020 e nel 2021. Stiamo parlando del “Bonus verde” l’agevolazione per i privati che desiderano rinnovare il giardino o allestire un terrazzo fiorito. L’incentivo che arriva fino a 1800 euro per immobile (ossia il 36% di 5.000 euro di spesa), come spiega l’Agenzia delle Entrate, vale anche per i condomìni. Una buona notizia per tutti coloro che amano il giardinaggio. L’unica regola da tener ben in mente è quella che «tutti i pagamenti dovranno essere tracciabili».

In sintesi la detrazione fiscale, riguarda la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, giardini pensili, impianti di irrigazione e pozzi. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

I contribuenti che «possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile oggetto degli interventi e che ha sostenuto le relative spese» hanno il diritto a richiedere la detrazione.

Il bonus verde spetta anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. In questo caso, come spiegano dall’Agenzia dell’Entrate, ha diritto alla detrazione il «singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi». In caso di vendita dell’immobile sul quale sono stati realizzati i lavori, la detrazione ancora da fruire, si trasferisce al nuovo acquirente, salvi accordi di tipo diverso tra le parti.

La detrazione non spetta, invece, per le spese sostenute per la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti non connessa ad un intervento innovativo o modificativo nei termini sopra indicati i lavori in economia.

“Fisco e tasse in pillole” la rubrica per aggiornare i lettori sulle scadenze e le novità relative al mondo fiscale e tributario con la consulenza dei commercialisti dello “Studio Penati” di Legnano

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 31 Maggio 2021
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