Viaggio nella Rold, azienda 4.0 tra le più tecnologiche al mondo
Tour nell'azienda che produce componentistica per elettrodomestici con sedi a Cantalupo, Nerviano e Pogliano Milanese.
Il World Economic Forum l’ha inserita tra le 7 fabbriche “Faro” del futuro. Ed entrando nella fabbrica 4.0, che ha tre sedi anche sul territorio, si capisce subito il perchè. Proprio nello stabile di Cantalupo si è svolta mercoledì 16 gennaio la quarta tappa del #VirtualTour40 organizzato da Federmeccanica, Federmanager e Fondirigenti nell’ambito del progetto “Ricomincio da … 4”.
Leader nel settore della componentistica per elettrodomestici, Rold ha fatto dell’innovazione e della tecnologia il suo fattore vincente ed ha investito anche in settori paralleli al proprio core business, come l’Industry 4.0 e l’Efficientamento Energetico.
Roberto Colombo, responsabile produzione, ha mostrato la nuova applicazione Smart-Fab che ha portato grandi cambiamenti in azienda, sia dal punto di vista gestionale che produttivo.
«Smart fab – spiega Colombo – è un’applicazione che permette di visualizzare in modo semplice ed intuitivo l’andamento del processo produttivo, collegata direttamente alle macchine restituisce le informazioni fondamentali per il “decision making”».
Grazie a questo programma è possibile controllare, attraverso monitor touch, quali macchinari – 50 quelli connessi per il momento – stanno funzionando in modo corretto ed osservare molte altre statistiche, disponibili grazie alla costante quantità di informazioni che il sistema, raccoglie, elabora e rende disponibili a tutti i dipendenti dell’azienda che in totale sono 240. In questo modo è possibile prevenire eventuali fermi o guasti migliorando notevolmente la performance produttica abbattendo anche i costi.
Quando si parla di innovazione tecnologica ed automazione subito si pensa che le macchine tolgano lavoro all’uomo con una conseguenza diminuzione del personale. Invece alla Rold il personale non solo è aumentato ma è ricercato: «L’applicazione di tecnologia e sistemi informatici necessita di personale che li sappia utilizzare – spiega Colombo – e ne possa garantire la manutenzione ed il funzionamento senza interruzioni. Per questo abbiamo investito nelle soft skills di tutta l’azienda, perchè è importante avere competenze per capire sempre meglio i processi produttivi».
(Valeria Arini – Matteo Colombo)
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