Quantcast

Cantalupo: l’emergenza non è finita

Proseguono senza sosta i controlli. Sono 15 gli avvisi di garazia notificati dalla Procura -. Le testimonianze di alcuni residenti...

Sono passati 6 giorni dalla tragica esplosione della casa di via Risorgimento a Cantalupo e nella frazione di Cerro Maggiore resta lo stato d'emergenza. Dopo il secondo allarme scattato, sabato 14 novembre, per un'altra presunta fuga di gas i controlli proseguono giorno e notte senza sosta.

Galleria fotografica

Cantalupo: dopo 6 giorni dalla tragedia 4 di 14

Ogni due ore i Vigili del Fuoco di Legnano e Rho con i tecnici verificano la presenza di gas nel sottosuolo all'incrocio tra le vie Ungaretti, Manara e Risorgimento. Gli addetti ai lavori  stanno effettuando ulteriori scavi per capire se ci sono altre fughe. Ad assistere alle operazioni il sindaco Teresina Rossetti e il vice sindaco Piera Landoni. Costantemente presente sul posto Gianluigi Fontana procuratore capo della Procura di Busto Arsizio (nella foto).

L'intera area, dove ha perso la vita Virginia Bollati (clicca qui) e un tecnico è rimasto gravemente ferito, resterà sotto sequestro sino a nuovo ordine. Intanto, proseguono le indagini per individuare i responsabili della tragedia, condotte dal pm Luigi Furno della Procura di Busto Arsizio che, con i carabinieri della Stazione di Cerro Maggiore, sta cercando di ricostruire i fatti. In questi giorni, inoltre la Procura ha notificato 15 avvisi di garanzia.

«Mi auguro che questa situazione si risolva al più presto – commenta il sindaco sempre presente sul posto della tragedia -. Questa tragedia non si poteva certamente prevedere. Le operazioni di controllo procederanno sino a che non ci sarà la certezza che l'area sia totalmente in sicurezza. In questo momento i tecnici stanno trivellando l'asfalto sin dove si registrano esalazioni di gas. Il Comune a tempo debito si costituirà parte offesa».

Il paese è sotto shock e i residenti delle abitazioni evacuate ricordano con ansia quei momenti di paura. «Quel pomeriggio il mio cuore si è fermato – racconta una vicina di casa della vittima –: è stato così forte il boato che ho sentito che non sapevo più a cosa pensare. Solo quando ho guardato fuori dalla finestra mi sono resa conto che la casa di Virginia era scoppiata. In quel momento ho pregato che non fosse ancora tornata rincasata».

L'esplosione ha provocato diversi danni alle abitazioni vicine: vetri rotti, serramenti incrinati e tetti danneggiati. Sembra che lo scoppio sia partito dal basso distruggendo prima le fondamenta poi l'intero edificio. «Alcune tegole – raccontano i cantalupesi in continuo pellegrinaggio sul posto del disastro –  si sono trasformate come proiettili e hanno colpito le case vicine e altre sono finite nel campo dall'altra parte della strada». Poi un parente di un'anziana residente vicino al luogo della tragedia ha esordito: «Quando sono arrivato la scena era irreale: le persone non sapevano dove andare. Nessuno capiva cosa fosse successo. Panico e paura: sentivamo solo questo».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 16 Novembre 2015
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Cantalupo: dopo 6 giorni dalla tragedia 4 di 14

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore