Il caso dela rapina a Capodanno al Beerbanti di Canegrate tornerà nella aule del Tribunale di Busto Arsizio dove il prossimo marzo avrà inizio il processo. E questa volta al banco degli imputati ci sarà anche uno dei tre rapinatori che entrarono in azione nel 2016 copelpendo a coltellate il proprietario del locale. Le accuse sono di tentato omicidio, detenzione di arma da fuoco e rapina.

[pubblicita] All’udienza di lunedì 24 marzo 2020 è atteso anche il malvivente che poco dopo i fatti era riuscito a scappare in Russia con la famiglia. Il moldavo non è riuscito a far perdere le sue tracce, è stato arrestato a Mosca per altri reati e in primavera primavera verrà estradato in Italia. Resta ancora latitante uno dei tre complici, mentre è ancora sconosciuta l'identità del terzo rapinatore fuggitivo.

Il trio entrò in azione alle 7 del primo gennaio 2016: armati, presero d'assalto il locale per impossessarsi dell'intero incasso raccolto per la notte di Capodanno. Per ottenere il bottino legarono e ferirono con un coltello il proprietario dell'attività, Giacomo Cozzi, che finì in prognosi riservata all'Ospedale. Durante le indagini i militari ispezionarono i prati e i boschi attorno al Ristorante Beer Banti per ritrovare il coltello utilizzato per la brutale aggressione. Arma quest'ultima che non è mai stata trovata.