Mogol e Francesco Rapetti. Queste le due firme – eccezionai – in calce a "Dinosauro", l'ultimo singolo interpretato da Marco Rotelli. Cantautore di Parabiago classe 1992, il 26enne per la prima volta ha prestato la sua voce a un brano scritto da un altro artista. «”Dinosauro” – sottolinea Marco Rotelli – è un inno alla vita, al coraggio di credere in se stessi e nelle sorprese che a volte non mollando mai possono capitare». La canzone, disponibile su YouTube e Spotify, è uscita il mese scorso e ha già registrato oltre 110mila visualizzazioni sulla piattaforma video.

Marco Rotelli ha già una carriera nella musica alle sue spalle: nel 2011 si diploma in tromba al conservatorio di Milano e, dopo sperimentazioni di pianoforte e voce, nel 2012 inizia la sua esperienza come cantautore. Il successo arriva presto e il primo singolo “Il mio domani” (2014) entra nella classifica Earone tra i 20 brani più trasmessi dalle radio italiane. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Marco per sapere qualcosa in più riguardo al suo percorso.

Come hai conosciuto Mogol e suo figlio? Da dove è nata l'opportunità di cantare una loro canzone?

Tra il 2014 e il 2016 ho vissuto un'esposizione mediatica molto forte e poi si è spento tutto. Qualche tempo fa mi trovavo a casa di Francesco Rapetti e gli stavo confidando questo mio stato d'animo. Francesco allora mi ha parlato di questo brano che dieci anni fa aveva scritto insieme al padre, "Dinosauro", che era finito in un cassetto. Come battuta gli ho chiesto se avessi potuto provare a cantarlo. Sono andato in studio, ho registrato e ho fatto ascoltare il risultato a Francesco. Lui ha deciso di fare ascoltare la mia versione al padre. Non avrei mai pensato di ricevere un sì. Mogol ha ascoltato la canzone e ne è rimasto piacevolmente sorpreso. Mi sentivo oltre le stelle dalla felicità. Per me è un onore. Sarò per sempre grato a Mogol e a Francesco per l'opportunità che mi hanno dato e che mi stanno dando, so che non è cosa ordinaria.

Quali sono gli artisti a cui ti ispiri per la tua carriera?

Ascolto principalmente musica italiana, in particolar modo cantautori degli anni Sessanta – Settanta.

Quale è il tuo sogno, ora, dopo aver interpretato una canzone di Mogol?

Quello di partecipare a Sanremo.

Hai in progetto un nuovo album?

Proprio settimana prossima entrerò in studio di registrazione per provinare 28 tracce scritte da me. Sicuramente spero di creare un nuovo album.