C'è vita su Marte? Potremo rispondere a questa domanda anche grazie a una trivella made in Nerviano, assoldata per la missione europea ExoMars prevista per il 2020. A realizzare lo strumento, nello stabilimento nervianese di viale Europa, è Leonardo, azienda che si occupa di alta tecnologia nei settori dell’aerospazio, difesa e sicurezza.

La trivella nervianese ha superato con successo i test di qualifica spaziale. Per quattro mesi lo strumento è stato sottoposto a prove nei laboratori del Cisas (Centro di Ateneo di Studi e Attività Spaziali 'Giuseppe Colombo) di Padova: in una speciale camera allestita ad hoc, ha dimostrato di poter operare in un ambiente identico a quello marziano. Con la sua punta in diamante policristallino, la trivella dovrà cercare tracce di vita nel sottosuolo del Pianeta Rosso creando un foro di 25 mm di diametro e scavando fino a due metri di profondità, dove le eventuali attività biologiche non dovrebbero essere cancellate dalle radiazioni cosmiche. Una volta raccolti i campioni, questi verranno distribuiti al laboratorio analitico che li esaminerà in tempo reale. La trivella ha una potenza di 80 watt, cioè un quinto rispetto ai trapani di uso casalingo.

Questo traguardo, come spiega Marco Stanghini, responsabile sviluppo business Spazio Leonardo, «rappresenta il coronamento di un lavoro decennale che ha impegnato tecnici e ingegneri dello stabilimento di Nerviano». Durante le simulazioni fatte a Padova, «il modello ingegneristico della trivella ha dimostrato di poter lavorare nelle tipiche condizioni ambientali presenti su Marte, con temperature comprese tra -100°C e +35°C e una pressione atmosferica che è quasi un millesimo di quella terrestre – ha spiegato Stanghini -. In tempi ovviamente più ristretti, abbiamo simulato con successo tutte le operazioni che dovranno essere svolte nei 200 giorni di attività sul Pianeta Rosso, con la raccolta di 25 campioni di suolo».

Un modello in scala 1:1 della trivella di Nerviano, con i dettagli del suo interno, robotizzato e completamente automatico, è in esposizione alla mostra "Marte. Incontri ravvicinati con il Pianeta Rosso" visitabile fino al 3 giugno al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano.