In questi giorni, si è svolto il primo corso di GUIDA SICURA IN FUORISTRADA organizzato dall’Associazione di Protezione Civile Alberto da Giussano di Legnano in collaborazione con il Centro di Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile della Città Metropolitana di Milano.

Il corso, riconosciuto dalla Scuola Superiore di Protezione Civile della Regione Lombardia ÉUPOLIS, in questa sua prima edizione rappresenta una assoluta novità in quanto volutamente rivolto alle sole componenti femminili delle Organizzazioni di Volontariato del territorio, sia per valorizzare le capacità operative del “gentil sesso” talvolta sottovalutate, sia per ricevere un omogeneo feed-back atto ad apporre eventuali miglioramenti ai prossimi corsi che verranno a breve calendarizzati.

L’idea di questo nuovo percorso formativo nasce dalla considerazione che tutte le Organizzazioni di protezione civile sono tipicamente dotate di mezzi adatti a percorrere vie e sentieri impervi per raggiungere zone in cui viene richiesto un soccorso. Basti pensare ai moltissimi paesi che lo scorso inverno sono stati isolati dalla neve, località raggiungibili solo con mezzi fuoristrada adeguatamente equipaggiati, percorrendo varchi posticci aperti in emergenza.

Va da se che la preparazione rivolta ai volontari per condurre questi mezzi meriti una particolare attenzione. E’ estremamente rischioso far guidare a chicchessia mezzi su strade difficilissime e pericolose, spinti dal solo spirito di soccorso, trascurando i rischi a cui i volontari possono andare incontro.

Infatti, pilotare un mezzo fuoristrada si differenzia in gran parte dalla guida quotidiana di altre vetture. La posizione di guida e l'altezza da terra sono differenti; è necessario apprendere le giuste tecniche per sfruttare la trazione integrale e gli altri dispositivi off-road presenti sui mezzi, quali le marce ridotte e i blocchi dei differenziali.

Inoltre il peso e il baricentro di questi mezzi sono più alti rispetto a quelli di una normale vettura, senza considerare che spesso vengono utilizzati anche per trainare rimorchi carichi di materiale di vario genere. Per contro è tipico che questi veicoli vengano guidati da semplici volontari, convinti di condurre un mezzo inarrestabile, robustissimo e sicurissimo, basta semplicemente rispettare il codice la strada e la classe della patente, solitamente la “B”.

Il corso di GUIDA SICURA IN FUORISTRADA è stato organizzato e opportunamente configurato per fornire tutte le informazioni teoriche e pratiche di guida dei mezzi 4×4 di cui le Organizzazioni di Protezione Civile dispongono, facendo sperimentare le capacità dei veicoli stessi , apprendendo nuove competenze di guida su diverse tipologie di terreno, comprendendo i concetti di aderenza e motricità, nonché i limiti del mezzo e le insidie dei percorsi, come il fango, il guado di aree allagate, la presenza di  roccia, sabbia o ghiaia,  l’affrontare ripide salite e discese e pendenze laterali.

Obiettivo del corso è quindi quello formare i volontari a condurre questi mezzi per portare soccorsi in zone impervie, senza rischi per sé stessi e per gli altri, salvaguardando nel contempo la meccanica della propria vettura e l’ambiente in cui si pratica l’intervento.

L’attenzione alla sicurezza nella guida del fuoristrada è sempre enfatizzata, sensibilizzando in primo luogo i volontari all’osservazione delle varie particolarità morfologiche del territorio su cui ci si trova ad operare per affrontarle in tutta sicurezza, previa l’approfondita conoscenza del veicolo.

Una particolare attenzione viene rivolta all’uso delle attrezzature di cui i mezzi dispongono. Una per tutte il verricello da utilizzarsi sia per il recupero di eventuali mezzi in difficoltà, compreso se stessi, sia per lo sgombro di sentieri ostruiti da ostacoli come la caduta di piante, sia per la messa in sicurezza in casi di possibili scivolamenti. Così come la guida del mezzo, anche l’uso di questo attrezzo con i relativi cavi, stroppe,  grilli e taglie, non è scontato, ma richiede prove pratiche ed esercitazioni per allenarsi all’uso nelle diverse situazioni i cui ci si può imbattere.

Per meglio finalizzare l’addestramento, è allo studio un percorso sperimentale per raggiungere  un’area di soccorso simulata, conducendo una colonna di mezzi attraverso diversi chilometri su vie impervie, come potrebbe accadere nella realtà.

Protezione civile Legnano