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Prima fischi, poi applausi e sorrisi per Sgarbi

Serata movimentata alla Famiglia Legnanese, dove Vittorio Sgarbi ha tenuto una lectio magistralis sulla bellezza artistica di Legnano...

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Melvin Jones Fellow Day 4 di 6

Di certo non è stata monotona la serata dei numerosissimi spettatori che questa sera hanno affollato la sede della Famiglia Legnanese per assistere alla lectio magistralis sulla bellezza artistica di Legnano di Vittorio Sgarbi.

Il professore si è infatti presentato in sala con oltre un’ora di ritardo, trovando ad attenderlo una platea ormai spazientita, alla quale non sono bastate le sue “colorite” giustificazioni per dimenticare l’attesa. 

La lezione del noto critico d’arte (nella foto con Gianfranco Bononi, presidente della Famiglia Legnanese, il ragiu Giuseppe Colombo, il dott. Fabrizio Rovesti e la consigliera regionale Carolina Toia), quindi, si è aperta fra i fischi e le recriminazioni di molti dei presenti, al punto che Sgarbi dopo pochi minuti, infastidito dalle lamentele di alcuni spettatori che lo invitavano ad abbandonare la sua digressione sul referendum per tornare al tema centrale della serata, ha persino abbandonato la sala, rifiutando con veemenza qualunque vincolo sulle tematiche da trattare.

Convinto a riprendere la lezione, Sgarbi ha tuttavia saputo rapidamente riguadagnare il favore del pubblico, guidando i presenti in un percorso nel territorio di Legnano che ha messo in mostra alcune delle realizzazioni artistiche più importanti della zona, quelle, per intenderci, che un turista non può proprio perdere.

Il professore – con la sua tipica personalità tanto “ingombrante” da dover essere dichiarata in dogana e la sua incomparabile conoscenza della storia dell’arte – ha quindi condotto gli spettatori alla scoperta di alcune meraviglie del territorio, come il Castello Visconteo, il “Trittico della Battaglia” di Gaetano Previati in esso ospitato e Palazzo Leone da Perego, passando per il Museo Sutermeister e l’Ospizio Sant’Erasmo. Spazio anche ad un’approfondita analisi dei tesori artistici della Basilica di San Magno e soprattutto dei pregiati dipinti ed affreschi in essa contenuti, dei quali il professore ha messo in luce molti ricercati dettagli, tanto da strappare un sentito applauso alla platea. Non è mancato, infine, uno sguardo ad alcune realizzazioni più recenti, come “Il monumento al guerriero” – più noto in città come Alberto da Giussano -, la Manifattura di Legnano, Palazzo Malinverni e l’ex Palazzo Littorio, per concludere con edifici “contemporanei” come la Chiesa di S. Giovanni Battista e Palazzo delle Grazie.

Tra riferimenti a Kierkegaard e Nietzsche, citazioni de “Il Gattopardo”, richiami di attualità e salaci battute, il pubblico ha così finito per non rimpiangere l’attesa iniziale, lasciando la sala arricchito da una panoramica a 360° sulle bellezze artistiche della nostra città.  

Immagini a cura di Luigi Frigo

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Novembre 2016
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