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Canoni gas non versati: “Ora è tutto in mano ai parlamentari”

Presentato un emendamento al d.d.l. bilancio per fare chiarezza su questa situazione che mette a dura prova i Comuni del territorio...

Non si ferma la battaglia per fare chiarezza sui canoni destinati ai Comuni nell’ambito della gestione delle reti di distribuzione del gas dopo la scadenza dei contratti.

Dopo che la questione era stata portata all'attenzione di Regione Lombardia con la mozione discussa ed approvata in Consiglio Regionale, infatti, nei giorni scorsi è stato presentato un emendamento al disegno di legge sul bilancio attualmente in approvazione in Parlamento, per ottenere un’interpretazione autentica della norma che faccia finalmente luce sulla situazione che sta mettendo a dura prova tanti Comuni del nostro territorio.

«Stiamo facendo tutto il possibile per tutelare i diritti dei nostri cittadini – ha dichiarato il sindaco di San Giorgio su Legnano Walter Cecchin, da sempre in prima fila in questa battaglia insieme al primo cittadino di Inveruno Sara Bettinelli ed agli altri colleghi del territorio -, ormai siamo veramente arrivati al punto massimo a cui potevamo appellarci come amministratori e cioè a presentare un emendamento al disegno di legge in approvazione in questi giorni in Parlamento. A breve avremo finalmente una risposta a quanto stiamo chiedendo da oltre 18 mesi».

«La nostra – ha proseguito il primo cittadino sangiorgese – è una vera e propria battaglia, perchè a volte ci sembra di essere impari rispetto al colosso dell'energia che stiamo fronteggiando. Noi siamo piccoli Comuni e in questa situazione siamo in difficoltà, anche a livello economico. La decisione – ha chiosato Cecchin, invitando i parlamentari di ogni schieramento politico ad un voto consapevoleora è tutta in mano ai parlamentari. Mi auguro e auspico che tutti i rappresentanti dei cittadini al Parlamento valutino attentamente la situazione e prendano la decisione di un voto coscienzioso e coerente nell'interesse dei Comuni e conseguentemente dei cittadini e non delle grandi società energetiche».

Questo il testo dell'emendamento presentato, così come protocollato e iscritto: “Dopo il comma 8, aggiungere il seguente: 8-bis. L'articolo 14, comma 7, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, si interpreta nel senso che il gestore uscente resta obbligato al pagamento del canone di concessione previsto dal contratto. Le risorse derivanti dall'applicazione della presente disposizione concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica da parte degli enti locali.” (64. 20. Gasparini, Peluffo, Alli).

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Novembre 2016
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