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“Governo intervenga per evitare crac dei Comuni”

Approvata la mozione presentata dalla consigliere regionale Toia sui canoni gas non pagati...

La Giunta regionale si attivi presso il Governo, in particolare il Ministero dello Sviluppo economico, affinché faccia chiarezza sui canoni destinati ai Comuni dalla gestione della rete gas, anche dopo la scadenza dei contratti: è quanto chiede una mozione presentata in Consiglio regionale dal Gruppo “Maroni Presidente”, primo firmatario la consigliere Carolina Toia, e approvata oggi dall’Aula senza voti contrari. Un problema che riguarda diversi Comuni del legnanese, tra cui San Giorgio su Legnano, il cui sindaco ha più volte denunciato il problema. Qui l'articolo: Canoni gas non versati: Comuni a rischio default

«Nonostante la materia non sia di sua competenza, la Regione si deve mobilitare per venire incontro alle difficoltà dei Comuni che rischiano la rovina – spiega Carolina Toia –. La legge che disciplina in via transitoria il mercato interno del gas naturale, in base alla direttiva europea, prevede appositi contratti di servizio redatti sulla base di uno schema-tipo predisposto dall’Autorità per l’Energia elettrica e il gas ed approvato dal ministero. La stessa legge impone, quale unica forma di gestione del servizio di distribuzione del gas nell’ambito locale, l’affidamento mediante gara, fissandone i criteri fondamentali di disciplina del rapporto e di svolgimento della procedura».

«Il problema – sottolinea la consigliere della Lista Maroni – è che in diversi Comuni si sta verificando la mancata corresponsione del canone concessorio. Il canone, o più in generale la partecipazione agli utili, rappresenta lo strumento finanziario che consente agli Enti locali di organizzare le funzioni residue riservate loro dalla legge: senza di esso, non è possibile effettuare alcuna efficace attività di indirizzo, di vigilanza, di programmazione e di controllo sulle attività di distribuzione, come previsto dalla normativa. Non solo: fino a quando non si svolge una gara per il riaffidamento del servizio gas, i Comuni creditori sono obbligati a continuare con il soggetto che ha gestito il servizio in passato, anche qualora si rifiuti di pagare. Di qui la necessità, ribadita nella nostra mozione, di un intervento normativo del Mise che specifichi che il distributore è tenuto a proseguire nella ordinaria gestione del servizio alle medesime condizioni del contratto scaduto – ivi compreso il canone per la gestione – anche dopo la scadenza (ex lege o naturale) della concessione e fino a nuovo affidamento. Ad oggi – conclude Toia l’unica certezza è data dalla grande situazione di difficoltà in cui versano i Comuni, alcuni dei quali vantano crediti fino ad alcuni milioni di euro».

«Regione Lombardia – conclude Carolina Toia – è e resterà al fianco dei Comuni fino a quando questo problema non sarà risolto».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Novembre 2016
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