"Biblioteca Lea Garofalo, vittima di mafia, mamma e donna di coraggio". Saranno queste le parole che ogni persona che varcherà la soglia della biblioteca di Rescaldina, da oggi (sabato 19), leggerà. Sarà proprio il luogo dove poco meno di un anno fa vennero sottratte da ignoti le bandiere di "Pace" e "Libera – contro le mafie" a portare il nome di una donna che testimoniò contro il suo compagno, contro il padre di sua figlia, contro la 'ndrangheta.

"Abbiamo scelto di intitolare la biblioteca a Lea Garofalo in seguito ad una raccolta firme –  ha spiegato il sindaco Michele Cattaneo –. Denise, la figlia di Lea, è l'altra persona a cui vorremmo dedicare questa biblioteca. Denise oggi per fortuna sta bene e il suo nome non è sulla targa, ma nei nostri cuori è accanto a quello di Lea".

L'intitolazione della biblioteca a Lea Garofalo è stata l'apice di un intero pomeriggio dedicato alla sua memoria e alla cultura della legalità. Numerose persone hanno partecipato alla proiezione del film "Lea" e allo spettacolo teatrale per bimbi "Al di sopra dei muri".

"Oggi è importante essere presenti – ha affermato il primo cittadino, affiancato da Lucia Castellano, dirigente generale dell'amministrazione penitenziaria, e da Irene Latuati, referente del presidio Lea Garofalo –. Per questo ci tengo a sottolineare chi è assente e ha deciso di non esserci. Vedo rappresentanti di Vivere Rescaldina, di Noi Per e delle scuole. Mancano, però, gli altri gruppi di minoranza presenti nel consiglio comunale (Casati sindaco, Magistrali sindaco e Movimento 5 Stelle, ndr)".