Ultimo consiglio comunale prima di Natale per Cerro Maggiore ieri, martedì 15. L'aula è stata chiamata a discutere di tre argomenti: gestione della centrale unica di committenza con l'unione ovest lago Varese (comuni di Bardello, Bregano e Malgesso), esplosione di Cantalupo e bilancio partecipato.

Gestione della centrale unica di committenza. Per poter presentare il bando dei lavori al primo lotto delle scuole di via Boccaccio entro il 31 dicembre, il Comune di Cerro Maggiore necessita per legge di un partner per una Centrale Unica di Committenza. Sfumato l'accordo con Busto Garolfo, in studio da luglio, a metà novembre l'amministrazione si è dovuta impegnare nella ricerca di un altro partner. L'occasione si è presentata con tre piccoli comuni sulla sponda ovest del lago di Varese: Bardello, Bregano e Malgesso. La durata della convenzione varrà solo per il bando di gara delle scuole di via Boccaccio e costerà al Comune 2mila euro. L'intenzione del Comune di Cerro Maggiore è quella di trovare partner più vicini con cui creare una convenzione cui essere capofila.

Critico il consigliere Gabriele Dalla Maria: "Il Comune è sempre in ritardo. Siamo andati a finire con tre Comuni con cui non abbiamo nulla a che spartire. Quello che votiamo è un atto necessario ma che evidenzia il fatto di non essere in grado di portare a termine un lavoro nei tempi prefissati".

A questa accusa ha risposto il sindaco Teresina Rossetti, sottolineando come gli accordi con Busto Garolfo fossero partiti a luglio e poi, per incompatibilità di tempistiche, l'accordo sia sfumato. Il Comune di Busto Garolfo, infatti, aveva invitato Cerro Maggiore all'approvazione definitiva a metà novembre, proprio mentre l'attenzione degli uffici era totalmente incentrata sulla tragedia di Cantalupo.

Esplosione di Cantalupo. Bocciata, in quanto gran parte delle richieste del consigliere Dalla Maria sono già state attuate dall'amministrazione, la mozione riguardante il post esplosione a Cantalupo. Il consigliere chiedeva di stanziare nel bilancio 2016 i fondi necessari alla totale bonifica della zona ritenuta a rischio, compresa la sostituzione delle tubature del gas ritenute difettose o non a norma (inattuabile perchè, come ha spiegato il sindaco Rossetti "il Comune non può farsi carico di danni provocati da terzi") e di farsi carico dei controlli con personale specializzato, di mettere a disposizione dell'area tecnica uno specifico servizio di assistenza ai cittadini interessati e rendere pubblico il piano comunale di emergenza nel più breve tempo possibile.

Bilancio partecipativo. Bocciata anche la proposta del consigliere Livio Zapparoli (Movimento 5 Stelle) inerente al bilancio partecipativo. Attraverso questa pratica i cittadini individualemente o a gruppi hanno la possibilità di decidere come spendere una parte del bilancio comunale. "Un modo per aiutare a creare una cultura della partecipazione e cittadinanza attiva" secondo il consigliere grillino. Richiesta respinta da parte della maggioranza, eccetto per i consiglieri "dissidenti" Simona Dell'Acqua, Antonio Lazzati e Calogero Mantellina, perchè "pur non essendo in linea di principio contrari – come ha affermato l'assessore al bilancio Emanuela Banfi -, non rappresenta una priorità e non fa parte del nostro programma".

Una risposta che ha lasciato perplesso Mantellina: "Tra accettare la mozione e partire a spron battuto domattina c'è differenza. Dire di no perchè la proposta non rientra nel programma elettorale, poi – ha commentato il consigliere -,  è una chiusura e non credo sia una motivazione forte. Il buon senso, prima o poi, ci porterà inevitabilmenmte nella direzione del bilancio partecipativo".