Quantcast

Esplosione a Cantalupo: i residenti tornano a casa

Dopo la perizia, dissequestrata l'area della tragedia - La lista degli avvisi di garanzia potrebbe ampliarsi....

Sono trascorsi 7 giorni dalla tragica esplosione della casa di via Risorgimento a Cantalupo e oggi, mercoledì 18 novembre, i residenti stanchi e spaventati sono tornati nelle loro abitazioni.

Una decisione presa a seguito dell’accertamento tecnico irripetibile, svolto stamattina dal pm Luigi Furno e dal procuratore capo Gianluigi Fontana, al quale hanno partecipato i 15 indagati con i loro periti. Durante l’operazione, si sono ripercorsi gli attimi prima dell’esplosione: dopo il confronto degli orari, si è ricreata la scena con tutti i protagonisti del fatto. Sul posto i Vigili del Fuoco con Ernesto Pagani capo distaccamento di Legnano, i carabinieri della Stazione di Cerro con il luogotenente Antonino Lisciandro e il sindaco Teresina Rossetti.

Dopo la perizia, l’area è stata dissequestrata, ma resterà chiusa al traffico veicolare sino ai lavori di ripristino del manto stradale. Chiusura estesa a tutta la frazione per i soli mezzi pesanti: «Non esiste nessun pericolo è solo una limitazione – spiega il sindaco – in vigore dallo scorso 16 novembre per ragioni di natura viabilistica, derivanti dalla chiusura al transito di via Risorgimento».

La lista degli avvisi di garanzia potrebbe ampliarsi. Attualmente tra gli indagati risultano operai e tecnici sospettati di aver causato il foro nel tubo da cui è uscito il gas che ha fatto saltare in aria la casa di via Risorgimento. L’accusa è quella di disastro e omicidio colposo.

L’unità di crisi si è sciolta ieri, martedì 17 novembre, quando si sono svolti i funerali di Virginia Bollati, unica vittima dello scoppio (clicca qui); adesso la piccola comunità di Cantalupo sta cercando di tornare alla normalità. «Inizialmente avevo pensato di annullare l’evento in programma venerdì 20 novembre – racconta il vice sindaco Piera Landoni -. Un evento nel quale sono coinvolti i bambini delle scuole di Cantalupo. Ma adesso c’è solo la voglia di tornare alla vita di tutti i giorni. La comunità è stretta nel suo dolore e adesso è arrivato il tempo di incominciare a curare le ferite inferte da questa disgrazia».

Massima riservatezza da parte della famiglia dell’operaio rimasto gravemente ferito durante l’esplosione. L’uomo sarebbe fuori pericolo e vigile, ma le sue condizioni restano gravi.

Domani, giovedì 19 novembre, la giunta Rossetti si riunirà per fare il punto della situazione: «Prepareremo tutte le memorie e nomineremo i periti di parte – commenta il vice sindaco -. Intanto sistemeremo le strade completamente disastrate. Sono stati 7 giorni tremendi e ora più che mai si sente la voglia di capire le responsabilità. Per quanto ci riguarda abbiamo fatto tutto il possibile. Ringraziamo per la solidarietà ricevuta dalle amministrazioni vicine e dalle associazioni».

In questi 7 giorni sul posto non è mai mancata la Croce Rossa di Legnano con un equipaggio pronto a intervenire in caso di necessità. Le Polizie Locali dell’aggregazione dell’Asse del Sempione, guidate dal Comando di Legnano, hanno dato supporto agli agenti cerresi nel gestire la viabilità e monitorare il territorio.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 18 Novembre 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore