L’amministrazione comunale di Parabiago «non è affatto contenta dell’approvazione del “Piano di Gestione terre da Scavo” rilasciato dal comune di Nerviano alla società proprietaria della “Cava del Sempione” il 2 ottobre scorso. Il Piano in questione, infatti, prevede il conferimento di 6.000 m.c. di materiale di risulta presso la cava stessa, in località Roccolo».

“Ci ha stupito molto la decisione presa dal comune di Nerviano – dichiara con fermezza il sindaco di Parabiago – soprattutto perché questa scelta comporta per noi grossi problemi di viabilità, rumore, polveri per tutta la frazione di San Lorenzo. Siamo sempre stati contrari a questa intenzione e lo abbiamo manifestato in ogni sede istituzionale opportuna, tanto è vero che la stessa Città Metropolitana di Milano ha rilevato per il nostro comune le stesse problematiche da noi riscontrate.”.

Nel verbale della Conferenza dei Servizi del 19 marzo scorso inerente alla valutazione e approvazione del progetto di gestione produttive ATE g6.C1 – Colorado NR1 e ATE g6-C2 – Roccolo NR2 – Bacino 2, la Città Metropolitana di Milano ha, infatti, rilevato criticità che creano grossi problemi di viabilità dovuto al passaggio di mezzi pesanti, di rumore e di polveri a discapito delle abitazioni di San Lorenzo.

«Metteremo in campo tutte le azioni necessarie per contrastare questo provvedimento –prosegue il sindacoCucchi- Nel frattempo abbiamo richiesto ufficialmente al sindaco e al dirigente tecnico del comune di Nerviano di venire in possesso del ‘Piano di gestione terre da scavo’ per le relative verifiche di conformità alla vigente disciplina urbanistica e igienico-sanitaria di competenza per territorio. Tuttavia, la nostra amministrazione si rende disponibile a dare un contributo per la risoluzione degli aspetti di nostra competenza per non appesantire, con procedure amministrative, le attività di chi deve operare, in questo caso, la proprietaria della cava.»

Nel frattempo il comando di Polizia Locale di Parabiago è stato coinvolto per apporre tutti gli accorgimenti lungo Via Appiani per mitigare gli impatti indotti dal traffico veicolare pesante a tutela e salvaguardia delle normali condizioni di vivibilità dei cittadini ivi residenti.