Il Movimento 5 stelle, in merito alla vicenda della cava Enki, vuole vederci chiaro. Non soddisfatti delle rassicurazioni della società e di Arpa  (perché i campioni analizzati proverrebbero dall'area post bonifica), i grillini chiedono un intervento diretto del comune sulla questione. «In gioco – spiegano i 5 stelle – c'è la salute dei cittadini. Se il materiale trasportato a Cerro contiene davvero amianto, il comune ha il diritto ed il dovere di fare le opportune verifiche».  Tali verifiche, secondo i Grillini, sarebbero garantite gratuitamente dal contratto che il Comune ha con la società. 

Le analisi necessarie non riguarderebbero semplici campionature ma veri e propri carotaggi. Come dichiarato dall'assessore Lavazza, infatti, nella zona incriminata di via Quarenghi a Milano, il terreno interessato dall'inquinamento da amianto é stato ricoperto da altro materiale, rendendo così impossibili le dovute verifiche. 

Una questione complessa secondo il sindaco Rossetti. Il Comune avrebbe sì diritto a delle analisi sui materiali trasportati ma entro una certa cifra. Superata questa, i costi ricadrebbero interamente sul comune. Il timore del sindaco, infatti, é che visto il costo ingente delle analisi necessarie, Enki lasci cadere tutto sulle spalle del comune.  

L'amministrazione si é dunque impegnata a verificare le clausole di contratto con Enki. Una volta stabilito su quale ente ricadrebbero le spese, la Giunta si é dichiarata pronta a richiedere le analisi sollecitate dal Movimento 5 stelle. 

Per approfondimenti:
– Pericolo amianto alla cava Borromeo: M5S chiede chiarimenti
– Ex Cava Borromeo: richiesti chiarimenti in Regione