Approvato il bilancio di previsione del Comune di San Vittore Olona, ed è polemica. La tassazione è rimasta invariata rispetto allo scorso anno ed è ancora la lista "Patto Civico per San Vittore Olona" a criticare la giunta Vercesi che «dopo aver confermato l'aliquota unica – scrive il capogruppo Alberto Fedeli –  e non scaglionata per fasce di reddito, dell'Addizionale IRPEF nella percentuale massima dello 0,8%, al consiglio comunale del  25 marzo scorso la maggioranza ha approvato le stesse aliquote di TASI e IMU, ancora senza prevedere meccanismi correttivi idonei a introdurre maggiore equità tenendo conto delle situazioni delle famiglie»

Secondo Patto Civico «nessun sforzo è stato fatto per verificare, come da noi richiesto , la possibilità di introdurre detrazioni per numero figli e reddito, per non colpire immobili dati in godimento ai figli, per non incidere sulle famiglie in affitto, su cui graverà la TASI nella percentuale massima consentita nel rapporto con i proprietari. Per la Tassa rifiuti (TARI) deve superarsi quanto prima l'attuale sistema e giungere alla tariffa puntuale, che faccia pagare in rapporto a quanti rifiuti si produce».  

«Alta tassazione (solo di Addizionale IRPEF entrano nelle casse comunali 900.000 euro, il doppio rispetto al 2013, a cui si aggiunge la nuova tassazione della TASU: Euro 550.000) ma a fronte di cosa?  – prosegue Fedeli nella nota stampa – Nessun progetto degno di tal nome, nessun investimento, solo previsioni di interventi manutentivi, ma anche per essi senza progetti specifici e senza un ordine di priorità. I servizi esistenti sono mantenuti ma si ampliano le ipotesi in cui si chiede una compartecipazione economica alle famiglie, con pagamento di tariffe». E conclude: «Insomma, il bilancio sarà pure in ordine e il patto di stabilità è rispettato, ma un'Amministrazione comunale non deve fare solo il ragioniere, peraltro utilizzando di fatto solo la leva fiscale per far tornare i conti (e non vorremmo poi che a consuntivo la troppa prudenza abbia generato rilevanti avanzi di cassa con risorse non utilizzate). Un'Amministrazione comunale deve avere invece il coraggio di osare di più, di accettare il rischio ponderato di qualche utile investimento in servizi e opere, di portare avanti, nonostante le difficoltà economiche in cui versano i comuni, progetti di sviluppo e politiche in favore delle famiglie, in rete con gli altri comuni ma soprattutto scommettendo sulla capacità della comunità (terso settore ma anche il mondo produttivo) di realizzare insieme, se debitamente coinvolta e sostenuta dal Comune, progetti e iniziative capaci di attrarre risorse (con partecipazioni a bandi e finanziamenti privati)».

La maggioranza difende le scelte effettuate: «Siamo riusciti a non aumentare le aliquote, rimaste uguali al 2014,  nonostante l'ulteriore taglio di introiti da parte degli enti superiori par a 120mila euro – spiega il vicesindaco Marco Zerboni – Tutto questo senza rinunciare ai servizi, in alcuni casi addirittura potenziati. Ricordo che per l'aliquota Irpef sono previste detrazioni sotto i 15mila euro mentre abbimo ritenuto opportuno mantenere bassa la Tasi per tutti senza prevedere sgravi, in quanto circa l'80 % dei sanvittoresi è proprietario di case». Il vicesindato ricorda inoltre le forte restrizioni imposte dal Patto di Stabilità.