Nella foto, scattata all'entrata del Comune di Parabiago dove è posizionato il defibrillatore operativo, da sinistra: l'assessore Carlo Raimondi, il sindaco Franco Borghi, Graziano Bonaldo presidente della Croce Rossa di Legnano e Ilaria Pastori istruttrice con lo strumento usato durante il corso di formazione

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Parabiago continua la sua guerra contro l'arresto cardiaco. A dicembre infatti si sono conclusi i corsi di formazione per l'utilizzo del defibrillatore. Un iter di circa un anno (l'autorizzazione da parte di Areu, l'installazione delle macchine e la formazione di circa 180 persone), che ha portato in città 18 defibrillatori semiautomatici, pronti ad essere utilizzati in caso di emergenza.

Gli apparecchi sono stati dislocati in tutte le palestre delle scuole primarie e secondarie di primo grado, in tutti i centri sportivi comunali, nell'ufficio tecnico, all'asilo nido comunale, a Villa Corvini, in biblioteca, in casa di riposo e in Municipio. Il costo complessivo dell'operazione è di 41.877mila euro. Ricordiamo che di recente, proprio a Parabiago, in piazza Maggiolini, un uomo è deceduto a seguito di un arresto cardiaco (qui la notizia).

«L'arresto cardiaco – spiega il sindaco Franco Borghi – colpisce solo in Italia circa 60mila persone l'anno, fra le quali anche molti giovani. Non si può far finta di niente ed è per tale motivo che l'amministrazione si è mossa per rendere Parabiago un città pronta all'emergenza». Entusiasto anche l'assessore allo sport Carlo Raimondi: «La città di Parabiago – afferma Raimondi – è tra i primi comuni dell'Alto Milanese ad aver messo in atto la cultura dell'emergenza dotandosi di così tanti apparecchi e, soprattutto, sobbarcandosi l'onore di acquisto». Infatti, come ricordato in conferenza stampa, ogni società sportiva avrebbe dovuto dotarsi autonomamente dell'apparecchio da utilizzare in caso di necessità, provvedendo altresì a formare il personale presente nei luoghi di allenamento e di gara.

La buona riuscita del progetto è avvenuta grazie alla collaborazione tra l'amministrazione e la Croce Rossa di Legnano (CRI), la quale attraverso i suoi volontari ha formato le 180 persone di cui 50 dipendenti comunali (circa la metà di chi lavora in Municipio). Ognuno di essi, alla fine del corso, ha ricevuto una certificazione personale rilasciata dall'Azienda Regionale Emergenza e Urgenza, la quale ha una durata di 2 anni, al termine dei quali il soggetto interessato dovrà partecipare a una nuova sessione di formazione con una nuova prova pratica.

«Il comune di Parabiago – sottolinea Graziano Bonaldo – ha fatto veramente tanto per la propria cittadinanza. Se non si sa usare il defibrillatore, è importante telefonare subito al 112 dando informazioni precise sull'evento, comunicazioni semplici come "il paziente è cosciente e risponde" oppure "apparentemente respira" o "non respira". E' per questo che risultata molto importante continuare a fare cultura sanitaria». Infatti, come ricordato dai due volontari, la Centrale Operativa invia i mezzi necessari e adatti all'emergenza in corso basandosi sulle informazioni date da chi chiama. 

L'arresto cardiaco si presenta come un fulmine a ciel sereno, senza sintomi premonitori. Possedere i mezzi per contrastarlo immediatamente è fondamentale, ma occorre un minimo di preparazione da parte di chi li  utilizza. Durante il corso tenuto dalla Croce Rossa, è stato insegnato un protocollo di intervento, ponendo maggior attenzione sulla chiamata tempestiva al 112 e la messa in atto dello stesso protocollo il più velocemente possibile. Nel caso in cui non si è in possesso di un defibrillatore, l'operatore occasionale del momento, se se la sente, può adoperare sul paziente le manovre di rianimazione base: massaggio cardiaco e ventilazione bocca a bocca.

Oltre ai corsi per l'tilizzo del DAE, la Croce Rossa si è proposta per tenere delle serate di informazione sulla disostruzione pediatrica a Parabiago, come già avvenuto a Legnano. Un'idea nata anche dalla sempre più richiesta di informazioni da parte di genitori, oltre che dalle scuole e asili.