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“Rescaldina non dimentica”: targa per le operaie deportate nel ’44

L'Amministrazione, con l'ANPI Rescaldina, ha scoperto la targa in onore delle cinque operaie della Bassetti deportate il 20 marzo 1944...

Collocata oggi, domenica 30 novembre, nella piazza della Chiesa, la targa in onore delle cinque operaie rescaldinesi deportate il 20 marzo 1944 dalla fabbrica Bassetti.

Adalgisa Casati, Pierina Galbiati, Giuseppina Parma, Rosa Rossetti ed Irene Rossetti furono arrestate dai nazisti senza apparente motivo: "Le nostre cinque operaie non facevano parte della Resistenza e neppure avevano legami politici con i partiti antifascisti – ha spiegato il professor Giancarlo Restelli – Semplicemente, senza rendersene conto, si misero alla testa dello sciopero alla Bassetti e furono facilmente individuate. Il loro arresto voleva scatenare il terrore tra gli oppositori al nazifascismo".

Questo "equivoco" costò alle cinque donne 18 mesi di terrore e atrocità, trasferite come oppositrici politiche prima a Mauthausend e successivamente in diversi campi. "Straordinariamente tutte e cinque riuscirono a tornare a casa" – ha commentato il professor Restelli – "seppero reagire così come facevano le donne nei lager".

La targa, scoperta alla presenza della signora Adalgisa Casati dai suoi pronipoti Diego ed Elena, sarà esposta temporaneamente nella sala consiliare del Comune di Rescaldina, in attesa della collocazione definitiva sul muro esterno dell'edificio.

 

"La targa che poniamo qui oggi non è in memoria di alcune persone ma di un fatto che Rescaldina non può dimenticare – ha affermato il sindaco Michele Cattaneo (nella foto con Adalgisa Casati) –  Il grande numero di persone presenti è la testimonianza che Rescaldina è un paese che non vuole dimenticare".

Soddisfatto ed emozionato il presidente dell'ANPI Rescaldina Maria Grazia Pierini: "Siamo orgogliosi e fieri di quanto ha fatto Rescaldina oggi. Per non dimenticare bisogna parlare e fare cultura"

Presenti all'evento, infatti, oltre a rappresentanti dell'ANPI legnanese e cerrese, anche gli studenti delle scuole medie di Rescalda e Rescaldina che hanno letto poesie e pensieri circa le deportazioni nazifasciste.

La signora Casati, commossa, ha ringraziato tutti i presenti. A nome delle altre deportate, ormai defunte, hanno partecipato i familiari.

Chiara Lazzati

Redazione
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Pubblicato il 30 Novembre 2014
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