S.ERASMO: ANCHE IL TERZO AFFRESCO E’ TORNATO… A CASA
Si tratta del dipinto "La distribuzione delle patenti di povertà" che va così ad affiancare gli altri due già collocati nei locali della direzione sanitaria...
E' tornato a casa anche il terzo affersco che, in origine, abbelliva la facciata dell'antico ospizio Sant'Erasmo. Si tratta del dipinto denominato "La distribuzione delle patenti di povertà" che va così ad affiancare gli altri due già collocati nei locali della direzione sanitaria.
I tre affreschi, staccati dalla parete dell'antica costruzione perchè prossima alla demolizione, erano stati ospitati nell'Ospedale di via Candiani. Negli ultimi cinque anni, uno alla volta, eccoli di nuovo a… casa.
Oggi, la presentazione con ospiti, tra gli altri, il sindaco Centinaio, l'assessore Colombo, i dirigenti del Lions Club Legnano Host (che ha finanziato l'operazione), il dr. Massimo Lombardo direttore sanitario dell'Ospedale, Maurizio Castoldi vice gran maestro del Collegio dei capitani e delle contrade, la reggenza della contrada Sant'Erasmo, don Lodovico Garavaglia cappellano dell'Ospedale.
Assolutamente soddisfatti della conclusione di questa iniziativa i componenti il cda ormai decaduto della Fondazione, guidato dalla presidente Rita Saredi e che aveva avviato il rientro dei tre affreschi nell'istituto cittadino. Per loro, alla gioia del momento si è contrapposto un pizzico di amarezza per non aver avuto il tempo necessario a completare il "trittico".
Introdotta dall'attuale presidente della Fondazione, dr. Franco Crespi, la presentazione dell'affresco ha avuto protagonista la dr.ssa Veronica Ruberto, una giovane studiosa legnanese laureatasi con la tesi "L'Ospizio di Sant'Erasmo tra storia, diritto e cultura", un elaborato discusso proprio quest'anno e che approfondisce la travagliata vicenda che ha portato il distacco degli affreschi nel 1927 (qui i dettagli in un ns. precedente servizio)
"Dobbiamo impegnarci – ha affermato il sindaco Centinaio – per farsì che di luoghi come questo ci si ricordi non solo nel momento del bisogno, ma anche nella quotidianità più normale. La gente deve conoscere il S.Erasmo per occasioni culturali come questa che stiamo vivendo. Solo così potrà apprezzarlo in tutta la sua potenzialità assistenziale e sociale".
marco tajé
Immagini di luigi frigo
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