SCIOPERO BENZINA: ACI CONTRO IL CARO CARBURANTI
Carlo Edoardo Valli, presidente dell’Automobile Club Milano e vicepresidente nazionale dell’ACI, commenta lo ‘sciopero della benzina’ indetto dall’Automobile Club d’Italia per mercoledì 6 giugno...

“Un’iniziativa forte alla quale ci auguriamo aderiscano moltissimi automobilisti. Un segnale importante contro i continui aumenti dei carburanti che, alla fine, gravano su tutti coloro che utilizzano un’auto o in generale un mezzo motorizzato soprattutto per raggiungere il proprio posto di lavoro o per svolgere la propria attività professionale”. Carlo Edoardo Valli, presidente dell’Automobile Club Milano e vicepresidente nazionale dell’ACI, commenta così l'iniziativa dello ‘sciopero della benzina’ indetto dall’Automobile Club d’Italia per mercoledì 6 giugno.
“A Milano, nella sua provincia e in Brianza – aggiunge il presidente Valli – i proprietari di veicoli sono oltre 3 milioni e quindi nel nostro territorio, crocevia della mobilità nazionale e internazionale, questo tipo di protesta assume un significato ancor più importante”. “Ho condiviso fin dall’inizio l’idea del presidente nazionale dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, di invitare gli automobilisti a dire coralmente basta agli aumenti dei prezzi alla pompa, saliti di oltre il 20% in un anno. Un problema che sta nelle troppe accise, che continuano a rappresentare la forma di tassazione preferita dallo Stato perché immediata, ineludibile e senza costi gestionali per l’Erario. E tutto questo nella cornice di un sistema infrastrutturale che stenta a decollare e di un sistema del trasporto pubblico molto spesso insufficiente”.
In vista dello ‘sciopero della benzina’ del 6 giugno l’ACI sottolinea l’insostenibilità economica e sociale dell’attuale pressione fiscale sui veicoli che ha scatenato una raffica di aumenti: una famiglia spenderà per l’auto nel 2012 1.680 euro in carburante, ai quali vanno aggiunti 715 € per l’assicurazione, 270 € per la manutenzione, 220 € per parcheggi e garage, 190 € per pedaggi, 120 € per le multe e un insieme di altri costi per un totale complessivo di oltre 3.500 euro a fronte dei 3.278 € del 2011.
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