“Sono rimasta subito affascinata – dice Mimma Basile, che ha curato anche la regia della manifestazione – per lo stile adoperato dal sacerdote Giovanni Battista Lupi, per la sua modernità di scrittura. Ho cercato di tener presenti nella stesura del testo e nell’organizzazione dell’evento, insieme con la Dirigenza della Boschessa, le caratteristiche storiche, culturali ma anche religiose. Infatti la tradizione popolare vuole che la “Madonna dell’aiuto” sia intervenuta con la sua mano alzata per fermare la Peste di Busto. Nell’ambito della processione finale delle comparse porteranno una stampa del dipinto della “Madonna dell’aiuto”, così come descritto dal Lupi. Il dipinto originale, purtroppo, è stato distrutto nel 1943 in un bombardamento a Milano dove era stato portato per essere restaurato”.

Alla fine della rappresentazione il pubblico potrà visitare la ricostruzione del lazzaretto, potrà ammirare da vicino le scenografie che rappresentano rigorosamente la Busto del Seicento, come pure potrà ammirare i costumi degli attori che per tutto il pomeriggio faranno rivivere la vita di quattrocento anni fa.