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Le giornate Fai fanno riscoprire Villa Burba di Rho e il suo nuovo parco

Il parco è stato riaperto al pubblico lunedì 25 marzo e ora l'amministrazione confida in un uso responsabile da parte di tutti

villa Burba

Dei ben 4mila visitatori che hanno riscoperto i cinque beni Fai aperti dalla delegazione Milano Ovest il 23 e 24 marzo per le giornate di Primavera, 1.300 hanno visitato Villa Burba a Rho, apprezzando le sale restaurate e il parco rimesso a nuovo

Un riscontro notevole, con afflusso di persone rhodensi e di altre giunte da diverse località. Si è raggiunto un numero di visitatori pari a quello che in media il FAI registra in un paio di giorni, pur avendo a disposizione soltanto un giorno e mezzo.

Gli studenti del liceo Rebora che hanno fatto da ciceroni si sono dimostrati attenti e preparati – commenta l’assessora alla Cultura Valentina Giro – Ringraziamo il FAI per l’attenzione che ha voluto riservare al patrimonio rhodense, anche con la presenza della vicepresidente lombarda Silvia Paces. Siamo pronti ad avviare nuove collaborazioni, per valorizzare la Burba e il suo giardino storico, intanto lavoriamo a un evento che possa coinvolgere famiglie e ragazzi, con diverse iniziative di animazione e i tradizionali tortelli di primavera. Il parco è stato riaperto al pubblico lunedì 25 marzo, ora confidiamo in un uso responsabile da parte di tutti, sia per il decoro degli spazi sia per la loro pulizia. Il giardino appena risistemato è molto bello, merita rispetto e cura così come il laghetto nuovamente ripristinato: le anatre sono tornate, non vorremmo trovarci di nuovo alle prese con tartarughe abbandonate nell’area. Quella non è una soluzione per chi vuole disfarsi di quanto tiene in casa, non si tratta di specie autoctone e spesso si minaccia l’ecosistema. Con la partecipazione di tutti, invece, parco e Villa possono essere un punto di riferimento per tutta la comunità”.

Dichiarazione Silvana Belloni, capodelegazione dell’Ovest Milano per il FAI: “E’ andata molto bene e siamo contentissimi. Gli apprendisti ciceroni sono stati bravissimi. Villa Burba ha avuto un ottimo riscontro e ha sollecitato l’interesse di tantissime persone venute a visitarla. Noi del FAI ne siamo lieti e anche la vicepresidente di FAI Lombardia, Silvia Paces, ha particolarmente apprezzato il complesso architettonico e la bravura dei ragazzi. Il liceo Rebora è una garanzia”.

La storia di Villa Burba

Villa Burba, recentemente sottoposta a restauri nelle sale affrescate e nel parco storico, fu realizzata tra il 1635 e il 1665 come residenza di campagna, e, dopo una lunga serie di passaggi di proprietà, nel 1873 venne acquisita dalla famiglia Cornaggia Medici. Fu dimora di numerose figure storiche, tra cui il conte Porro Lambertenghi e il Marchese Giovanni Cornaggia Medici.
Nel 1966 la proprietà passò al Comune. La Villa presenta la tipica pianta a U diffusa per questo tipo di architetture in Lombardia nel XVII secolo, con porticato d’ingresso a tre arcate ribassate su colonne; dall’ingresso un’ampia scalinata porta al piano superiore, dove sono presenti pregevoli stanze affrescate, ricche di specchi, fregi, soffitti decorati e armi per la caccia. Di particolare rilievo sono inoltre gli ornamenti tardo-barocchi, i balconi, i cancelli, le ringhiere in ferro battuto. Completano il complesso architettonico la corte rustica (ora spazio polivalente insieme alla biblioteca civica) e il parco, un giardino all’inglese che ospita alberi centenari, fontane e specchi d’acqua grazie al quale la città di Rho aderisce dal 2020 alla Rete dei Giardini Storici (ReGiS).

4000 visitatori alle Giornate di Primavera del Fai Ovest Milano

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Marzo 2024
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