Quantcast

Un concerto di Natale emozionante a Mazzo di Rho: Giovanni Scomparin con l’Orchestra Filarmonica dei Navigli incanta il pubblico

A patrocinare l’evento musicale il Comune di Rho, in collaborazione con “Associazione Gruppo Culturale Amici di Mazzo” (AGCAM), l’Ufficio Liturgico Pastorale della Diocesi di Milano e il sostegno della Regione Lombardia

Un concerto di Natale emozionante a Mazzo di Rho

Forte emozione e grande aspettativa quest’anno, per il tradizionale concerto di Natale tenutosi sabato 17 Dicembre presso la Chiesa di “Santa Croce” a Mazzo di Rho, che ha superato ogni più rosea previsione di successo, dopo quasi tre anni di “forzato silenzio”, dovuto alla Pandemia. Gli spettatori hanno affollato la chiesa in ogni ordine di posti, nel rispetto comunque dei Protocolli anti COVID. A patrocinare l’evento musicale il Comune di Rho, in collaborazione con “Associazione Gruppo Culturale Amici di Mazzo” (AGCAM), l’Ufficio Liturgico Pastorale della Diocesi di Milano e il sostegno della Regione Lombardia con la presenza di Carlo Borghetti, Vice Presidente del Consiglio Regionale Lombardo, che ha eseguito la “Pastorale per organo” di D. Zippoli.

Galleria fotografica

Un concerto di Natale emozionante a Mazzo di Rho 4 di 4

L’emozione e la passione partecipativa degli spettatori hanno da subito preso il sopravvento e man mano che venivano eseguite le melodie immortali, è aumentato sino a formare un tutt’uno con l’Orchestra Filarmonica dei Navigli di Milano, oboe solista Ruggero Tacchi e il Coro Ambrosian Chant, sotto la puntuale e precisa direzione musicale ed artistica dell’evento, da parte del Maestro rhodense Giovanni Scomparin. Il programma prevedeva l’esecuzione all’inizio solo musica per orchestra ad archi, assieme alla Pastorale per organo di D. Zippoli, eseguita magistralmente dal Maestro Carlo Borghetti (diplomatosi in organo e composizione organistica con il M° Luigi Toia). Dopo la prima sorpresa, il numeroso pubblico veniva deliziato dall’esecuzione del celebre brano Aria sulla corda quarta di J.S. Bach, il celebre anthem Inglese Jerusalem tanto caro alla Regina Elisabetta II e poi il meraviglioso brano per solo oboe ed orchestra ad archi di Ennio Morricone Gabriel’s oboe dal film Mission. I tre brani musicali eseguiti per celebrare la memoria delle persone scomparse nel periodo del COVID.

Nella seconda parte del concerto, protagonista era il coro e le voci che portano luce con il loro suono e la parola, melodie monodiche di raro splendore, attinte dal repertorio del canto gregoriano del tempo dell’Avvento, dalle laudi medievali e un brano solo per trio vocale femminile, ha permesso di gustare la brillantezza e la pulizia vocale del piccolo ensemble. Come in un crescendo musicale il programma del concerto prevedeva diversi brani musicali accompagnati dall’orchestra al completo. Di particolare rilievo l’esecuzione di due brani per coro e orchestra Su moviamo pastorelli di L. Migliavacca e S’accese un astro in cielo, quest’ultimo tratto dal Messia di Haendel, un brano delicato (e di non facile esecuzione) e pieno di espressività (tipica della musica per teatro del compositore tedesco) nelle voci del soprano, ma anche possente nelle parti del coro a piena voce.

A fare da spartiacque tra le monodie medievali e i sonori quadri musicali con orchestra due mottetti, La Nuit di Rameau e Alma Redemptoris Mater di Palestrina, che hanno messo in rilievo la delicata capacità esecutiva del coro per mettere in evidenza la polifonia a cappella; due brani di rara bellezza che hanno dato ulteriore luce al concerto che aveva per tema la luce dorata che rende tutto magico e per qualche tempo ci fa tornare bambini. Questa luce, inconfondibile nei giorni magici del periodo natalizio, è la luce della speranza, la luce delle candele in chiesa per le domeniche di Avvento, la luce dei nostri occhi, la luce delle luminarie alle quali, nonostante la crisi energetica, non possiamo rinunciare. Laude e monodie, corali e pagine di musica di mirabile splendore, per dare una nuova luce dorata a questo Natale, nella speranza che le voci terribili dei cannoni siano una volta per tutte oscurate dai suoni dell’orchestra e dalle voci dei cantori.

La serata è stata un susseguirsi di partecipazione, di emozioni e di stupore, allo stesso modo come si stupiva Sant’Agostino nel sentire i primi inni di canto ambrosiano alla fine del IV secolo; brani intrisi di una bellezza assoluta e mistica. Come per l’ultimo concerto del 22 dicembre 2019, si è voluto chiudere il programma con tre brani tradizionali che fanno parte del repertorio natalizio, brani conosciuti in tutto il mondo: Santo Natal, Adeste Fideles e, soprattutto, con il classico “Tu scendi dalle stelle”, intonato, come tre anni fa, da tutto il pubblico presente, come in un comune abbraccio avvolgente ed ammaliante. Sono passati tre anni, da quel 22 dicembre 2019, con una Pandemia che sarebbe entrata in ogni nostra casa e che avrebbe sconvolto il nostro modo di vivere; un nemico invisibile ma non meno violento, che avrebbe infierito su tutti e su tutto, cambiando la nostra vita, negli affetti e nei beni economici. Una vita condizionata e cambiata in pochi istanti, un incubo per moltissime persone. C’è chi suonava sui balconi per mitigare la situazione, c’erano appuntamenti on-line per sentirsi più vicini e uniti ogni giorno, ma una delle cose che era scomparsa, era proprio la musica dal vivo.

I primi a dover abbandonare il palco e gli ultimi a riprendere, sono stati proprio i musicisti e i coristi, in questi tre anni di lunga e sofferta assenza; anche nelle chiese i cori dovettero essere ridotti ai minimi termini. Una sofferenza senza limiti temporali, ha raccontato anche del vero valore della musica nella società, quando essa non poteva essere espressa per i noti divieti. E’ ritornata la musica nei luoghi più tradizionali: nei teatri, nelle sale da concerto e nelle chiese, luogo che da sempre ha visto il prodigarsi di musicisti, precursori i monaci che lavoravano e pregavano nelle cadenze tipiche della giornata (ora et labora). I lunghi e ripetuti applausi, convinti, scroscianti, ed “emozionati” da parte del pubblico, hanno testimoniato la ripresa della vita, e dato ulteriore luce allo splendido concerto.

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 20 Dicembre 2022
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Un concerto di Natale emozionante a Mazzo di Rho 4 di 4

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore