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Il Consiglio regionale chiede di riaprire le discoteche: “Nella sola Lombardia ci lavorano 7800 persone”

Mozione passata all'unanimità in aula chiede riaperture graduali garantendo sicurezza attraverso ingressi contingentati e covid-free, tramite utilizzo di green-pass o allestimento punto tamponi rapidi all’esterno dei locali stessi

discoteca

Una data certa, non oltre la metà di luglio, per la riapertura in sicurezza delle discoteche in Lombardia. Il Consiglio regionale lombardo, ha approvato all’unanimità la mozione della Lega (primo firmatario il Consigliere Alessandro Corbetta), che chiede al Presidente della Giunta di attivarsi presso il governo nazionale per ottenere questa rassicurazione a favore dei locali da ballo, in Lombardia e nel resto del Paese, tenute conto le indicazioni del CTS.

Nel documento, si ricorda che questa categoria di attività ricreative, è una di quelle che maggiormente ha sofferto a causa delle misure di contenimento imposte dalla pandemia, che hanno causato (fonte Silb-Fipe – associazione italiana delle imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo), la chiusura di circa 500 locali in meno di un anno e mezzo, dal momento che nel 2021 risultano in attività circa 3.000 esercizi contro i 3.500 di inizio 2020.

Visto il netto miglioramento della situazione sotto il profilo della diffusione del contagio, anche grazie alla campagna vaccinale della Regione Lombardia, la mozione ritiene “assolutamente necessaria e non più procrastinabile una riapertura anche parziale, ma progressiva, delle discoteche”, osservando come sia stato dimostrato che è possibile garantire la sicurezza attraverso ingressi contingentati e covid-free, tramite utilizzo di green-pass o allestimento punto tamponi rapidi all’esterno dei locali stessi.

Stiamo parlando, ha ricordato la Consigliera Claudia Carzeri (Forza Italia) “di un settore che nel periodo pre-Covid valeva 139 milioni nella sola Lombardia e dava lavoro a oltre 7800 persone”. Sulla stessa linea il Presidente della Commissione Attività Produttive Gianmarco Senna (Lega): “Tenendo conto delle indicazioni già fornite dal CTS, faccio davvero fatica a capire perché queste attività non siano state ancora riaperte”. A Favore il PD, che con il Consigliere Pietro Bussolati ha proposto un emendamento per inserire oltre alle discoteche, anche le sale da ballo e i circoli ricreativi. Mentre il M5S con il Consigliere Raffaele Erba, ha sottolineato la necessità che venga emanato “protocollo equilibrato che non crei disparità fra i vari esercizi”. Il Consigliere di +Europa-Radicali Michele Usuelli, pur dicendosi a favore delle riaperture, ha invece sottolineato che queste non possono avvenire se non con “protocolli scientifici seri”.

“Non è pensabile che nel nostro Paese non si possa ancora fissare una data certa entro la quale le discoteche potranno riaprire. Bene quindi ha fatto il gruppo Lega in Consiglio regionale a presentare una mozione che invita la Giunta a farsi portavoce presso il governo centrale di questa problematica. La chiusura forzata dei locali da ballo da febbraio 2020 non solo ha azzerato il fatturato di centinaia di locali e lasciato disoccupati migliaia di addetti, ma ormai non ha più alcun motivo di essere”, ha dichiarato in proposito il Consigliere Segretario dell’Ufficio di presidenza regionale, Giovanni Malanchini. “In tantissimi Paesi balere e discoteche hanno già potuto riaprire, mentre in Italia – ha osservato – si continua a procrastinare il problema. Gli addetti del settore meritano quantomeno risposte e tempi certi, in modo da potersi organizzare per riaprire in tutta sicurezza”.

Redazione
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Pubblicato il 06 Luglio 2021
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