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Coprifuoco, Regione e Governo vanno avanti: l’ordinanza a breve sarà pronta

Non ci saranno ritardi: Regione al lavoro per la pubblicazione delle norme che introducono nuove restrizioni per contrastare la diffusione del contagio da Coronavirus

Regione

Non ci saranno ritardi: è attesa la pubblicazione della nuova ordinanza che Regione Lombardia di intesa con il Governo ha predisposto per introdurre nuove restrizioni per contrastare la diffusione del contagio da Coronavirus.

Le conferme arrivano dalla Regione dove viene ribadito l’incessante lavoro per la pubblicazione dei nuovi provvedimenti. Le norme saranno frutto delle proposte che, all’unanimità, i sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente dell’Anci, Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana avevano anticipato lunedì sera.

Allora fu anticipata la volontà di introdurre lo stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi “eccezionali” (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità), nell’intera Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì 22 ottobre. Insieme a questo saranno previste una serie di norme che regolano in particolare le aperture delle attività. In Regione sono al lavoro sulla bozza per limare gli ultimi provvedimenti.

Sulla questione del coprifuoco e dell’intervento in merito del segretario della Lega Salvini, interviene anche Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd e vicepresidente del consiglio regionale, che della vicenda ha scritto su Facebook: «Il consiglio regionale, eletto dai lombardi, ha il compito dell’indirizzo delle politiche regionali, e Fontana e Gallera, nel picco della pandemia, lo hanno tagliato fuori da qualunque ruolo reale. Ora che Fontana cerca il consenso del consiglio regionale sulla scelta difficile del coprifuoco serale salta fuori un Salvini qualunque che partecipa a una riunione con Fontana, i consiglieri regionali di una parte sola, e magari pure con tecnici regionali, e a quanto si apprende chiede di non dare seguito a quanto Fontana ha concordato col consiglio regionale: così non funziona. Fontana rispetti il consiglio regionale e dimostri che Salvini non ha ‘pieni poteri’, neanche in Lombardia. Lo dico da semplice consigliere. Da vicepresidente del consiglio protesterò nelle sedi opportune».

Redazione
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Pubblicato il 21 Ottobre 2020
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